Gli archeologi pensavano di avere già svelato molti misteri dell'antica lingua precedente all'invasione dei Maya. La scoperta di una nuova iscrizione aggiunge però 25 nuovi caratteri all'alfabeto. Tutto grazie al ritrovamento di un'antichissima maschera.
Il linguaggio usato dalle culture mesoamericane prima della colonizzazione Maya potrebbe venire finalmente tradotto grazie a una iscrizione trovata su un'antica maschera. Lo hanno rivelato Stephen Houston, un archeologo della Brigham Young University, e Michael Coe, un professore della Yale University. La maschera risale a un periodo compreso tra il 300 e il 500 dopo Cristo e aggiunge circa 25 nuovi caratteri a quello che viene chiamato "alfabeto istmico", dimostrando che gli esperti hanno ancora molto da imparare sulle lingue pre-colombiane.
Il linguaggio in questione è ritenuto essere la lingua comune dei popoli che abitarono la regione centro americana, prima dell'ascesa della civiltà Maya. Nel tentativo di decifrarlo, gli esperti sono partiti dall'assunzione che sia il progenitore della lingua maya successiva e poi dei dialetti indios locali parlati fino a oggi. Alcune caratteristiche di questa lingua, chiamata anche epi olmeico sono state indicate oltre che dalla maschera anche da una stele, quella di La Mojarra, risalente al 159 dopo Cristo. Forte di circa 400 caratteri, inizialmente si pensava che riportasse simboli relativi alle sillabe. Sulla base, invece, dei segni ritrovati sulla maschera, i due archeologi ora suggeriscono che i simboli dell'alfabeto istmico o pre-olmeico erano un insieme di sillabe e parole.
Nel 1993 la rivista Science aveva pubblicato uno studio di alcuni ricercatori americani, che affermavano di essere stati in grado di decifrare questa antica lingua, ma secondo Houston e Young molti elementi dell'alfabeto rimangono ancora impossibili da comprendere. Scarse sono anche le conoscenze sulle abitudini e lo stile di vita di questi popoli e, sempre secondo i due ricercatori, ogni nuovo elemento decifrato "è come una finestra su antichi mondi".
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