Per festeggiare il suo 14 compleanno, il telescopio spaziale Hubble ha inviato a terra una immagine da incorniciare: si tratta di un anello di stelle brillanti blu, che circonda un nucleo di stelle gialle. Uno di quegli oggetti celesti definiti 'galassia ad anello'.
Il telescopio spaziale Hubble ha inviato sulla Terra nei giorni scorsi una straordinaria immagine stellare: una sorta di bracciale tempestato di diamanti, un anello formato da un ammasso di stelle blu brillanti che circonda un nucleo di stelle gialle, probabilmente il resto fossile di quello che un tempo doveva essere una normale galassia a spirale.
L'immagine è stata mostrata dalla Nasa per commemorare il quattordicesimo anniversario del lancio di Hubble, avvenuto il 24 aprile del 1990, e il dispiegamento nello spazio dallo shuttle Discovery, il successivo 25 aprile 1990.
Questo "anello celeste" ha un diametro di 150 mila anni luce, cosa che lo rende più grande della nostra intera galassia, la Via Lattea. Si tratterebbe dunque di una galassia, battezzata col nome tecnico di AM 0644-741, fa parte della classe delle cosiddette 'galassie ad anello'. Si trova a circa 300 milioni di anni luce da noi in direzione della costellazione del Dorado.
Le 'galassie ad anello' sono un esempio lampante di come le collisioni tra questi giganti del cielo possano mutare drammaticamente la loro struttura e possano, allo stesso tempo, provocare la formazione di nuove stelle. L'idea infatti è che queste ultime si formino grazie ad un particolare tipo di collisione, nel quale una galassia (l'intrusa) sprofonda direttamente attraverso il disco di un'altra (la vittima).
Ipoteticamente, gli eventuali abitanti dei pianeti inclusi nell'anello godrebbero di una visuale stupenda: un gruppo di stelle blu brillanti poste ad arco da una parte all'altra dei cieli. Alcuni studi teorici suggeriscono però che l'anello blu non possa espandersi per sempre: quindi questa veduta avrebbe una vita abbastanza breve. Dopo circa 300 milioni di anni l'anello raggiungerà il raggio massimo per poi iniziare a disintegrarsi.
Particolari ceppi di superbatteri resistenti agli antibiotici potrebbero eludere i controlli di laboratorio. L'allarme arriva dagli Stati Uniti, dai Centers for disease and prevention.
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Si chiama Dragon, ed è un nuovo programma in cui satelliti Esa aiuteranno il governo cinese a disegnare la prima mappa completa del paese, di cui nessuno, nemmeno gli imperatori, ha mai conosciuto l'esatta topografia.
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