Infrastrutture spaziali e telecomunicazioni al servizio dello sviluppo economico e politico dell'Unione Europea: è stato raggiunto un accordo per progetti comuni nel campo della ricerca spaziale tra Agenzia spaziale europea e UE. Con qualche rischio.
La Commissione Europea ha adottato oggi un piano d'azione per lo sviluppo della ricerca spaziale nel Vecchio Continente. Il piano identifica una serie di priorità sulla base di un programma di cinque anni che prevede soprattutto lo sviluppo delle comunicazioni via satellite e dei sistemi di osservazione terrestre e di localizzazione geografica.
L'origine dell'accordo tra la UE e l'ESA risale al 2001, quando i ministri che gestivano le attività spaziali dell'Unione affidarono all'ESA precise indicazioni sull'evoluzione e la politica dell'Agenzia. L'accordo ora raggiunto segna una pietra miliare nella relazione tra le due istituzioni: riconosce infatti a entrambi i partner la reciproca importanza strategica ma anche sottolinea l'importanza di evitare sovrapposizioni inutili nei compiti e negli sforzi. Obiettivo principale del piano è promuovere lo sviluppo di una politica spaziale europea, che cercherà di utilizzare i servizi e il supporto spaziale dell'ESA per favorire lo sviluppo economico dell'Unione e la competitività industriale e la creazione di nuovi posti di lavoro.
"Questo accordo faciliterà l'avvio di nuovi progetti unificati e darà una cornice stabile alla cooperazione tra UE e ESA, di cui beneficeranno tutti i cittadini europei," ha dichiarato il direttore generale dell'ESA Jean-Jacques Dordain.
Il piano identifica però anche due aree di rischio: la prima è l'indebolimento delle industrie europee collegate al settore aerospaziale, la seconda è la fuga di personale e conoscenze verso l'estero, in particolare gli USA. Attualmente il settore aerospaziale europeo ha 2000 aziende con 30 000 impiegati. Grande sviluppo però è previsto grazie al settore del mercato per le telecomunicazioni via satellite che dovrebbe crescere in tutto il mondo del 25% l'anno e dovrebbe raggiungere nel 2010 i 100 miliardi di euro, creando in Europa 40 000 posti di lavoro. Nel 2010 il fatturato del mercato connesso alle applicazioni spaziali dovrebbe crescere fino a 350 miliardi di euro.
Tante sono le specie in via di estinzione sul nostro pianeta. Rapidi processi di industrializzazione, indiscriminato sfruttamento delle risorse ambientali e introduzione di specie aliene in ambienti dove esistono specie indigene incapaci di difendersi. Anche quest'anno, la lista rossa della IUCN è molto lunga.
Agisce su piani inclinati, verticali, sospeso in altezza o sottoterra: il robot messo a punto con tecnologie derivate dalla ricerca spaziale può essere utilizzato per monitorare la saldezza dei terreni rocciosi e per opere di consolidamento anche in zone critiche e pericolose per il lavoro manuale.
Migliaia di pitture e incisioni rupestri raccolte in vent'anni: un'analisi a livello mondiale riesce a correlare le informazioni sulle attività svolte e sulla dieta alimentare allo sviluppo dei processi cognitivi nelle diverse epoche e civiltà.
Uomini sul suolo americano già più di 50 mila anni fa e non solo 12 mila anni fa come finora pensato: una rivoluzione completa della storia del continente americano. È ancora un'ipotesi, ma supportata da analisi di reperti e dalla datazione di carbone fossile.
Non è la crescita di campi elettrici a far cadere un fulmine, ma un fenomeno diverso ancora poco compreso. Un fenomeno associato al rilascio di imponenti quantità di raggi gamma e raggi X, come rilevato da studi effettuati in Florida.
Una società molto più popolata e densa: una ricerca statistica, basata su dati storici e assunzioni sul futuro della nostra storia sul pianeta, prevede quali saranno gli andamenti della popolazione umana nei prossimi cinquant'anni.
Inaugurato Antares, un rivelatore sottomarino di neutrini. Un progetto di collaborazione internazionale che permetterà di studiare la composizione del cuore dei corpi celesti, compreso quella della nostra Galassia.
Una regione a forma di solco fotografata con la risonanza magnetica funzionale: la discalculia, che interessa più del 6% dei bambini, è un sintomo di una disfunzione cerebrale, che nelle sue forme più gravi si manifesta come sindrome di Turner.
In orbita da metà ottobre, il telescopio a raggi gamma dell'ESA sta già dando molti importanti risultati e informazioni sulla composizione molecolare della nostra galassia, e sulla sua storia di 12 miliardi di anni. Un'avventura che proseguirà fino al 2008
"Orfani" nell'informazione: un'indagine del Censis evidenzia la frammentazione della posizione degli italiani rispetto alle biotecnologie. Con una netta tendenza a prediligere l'applicazione biotecnologica in campo medico rispetto a quello agroalimentare.
Una proteina chinasi favorisce la formazione di nuove sinapsi, promuovendo la fissazione di un ricordo e impedendo che venga eliminato. Il meccanismo, scoperto nei topi, probabilmente è lo stesso che si verifica anche nell'uomo.
Forse un principio antiossidante contenuto nelle fragole spiega la loro capacità di proteggere dalla radiazione cosmica le cavie di laboratorio. Un effetto interessante, che potrebbe aiutare a proteggere la salute degli astronauti impegnati nelle missioni spaziali.
È il risultato di una ricerca australiana e ora, dopo aver identificato la sequenza genica nei roditori, parte la caccia al gene umano: la spina bifida, una malattia congenita che colpisce un bambino su diecimila, potrebbe essere trattata in modo più efficace.
I mostri di ieri, dai miti e le leggende, e quelli di domani, generati dalle guerre e dalle catastrofi ambientali. Ma anche incontri con scienziati e intellettuali in carne e ossa, in un viaggio nella scienza: è partita anche quest'anno la rassegna Futuro Remoto di Città della Scienza di Napoli.
Una reazione chimica e non biologica quella osservata sui campioni di terreno proveniente da Marte? Forse, secondo un gruppo di ricercatori messicani che ha riprodotto quegli esperimenti nelle zone più secche del deserto di Atacama, in Cile.