Un dispositivo tedesco, capace di trasmettere e di ricevere le comunicazioni, è stato messo a punto dal tedesco Philipp Reis prima di Bell e dell'italiano Meucci. Continua la gara per assegnare il primato dell'invenzione che ha rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni.
Il telefono non è stato inventato né da Alexander Graham Bell e nemmeno da Antonio Meucci. L'inventore del telefono sarebbe infatti uno scienziato tedesco, Philipp Reis, che avrebbe realizzato un primo apparecchio già 15 anni prima di quello brevettato da Bell e cioè nel 1863.
Lo dimostrano alcuni documenti emersi dall'archivio del Museo delle scienze di Londra e consegnati al Museo nel lontano 1947 dalla Standard Telephones and Cables (STC), la stessa azienda che sostenne gli esperimenti del tedesco. Il documento, un faldone di oltre 400 pagine contiene la descrizione dettagliata dell'invenzione di Reis in ogni suo dettaglio. Il suo "Telephon" poteva trasmettere e ricevere le comunicazioni, anche se la trasmissione era molto debole e la ricezione, anche se buona, funzionava in modo non continuo.
La nota del curatore della sezione "Telecomunicazioni" che accompagna il faldone, Gerald Garratt, indica che il documento era stato concesso al museo sotto vincolo di non pubblicazione. "Mi rimane il dubbio che ci sia qualcosa di così segreto in questi documenti da essere materia di alto interesse storico" ha scritto Garratt. Da allora il faldone è rimasto custodito in archivio ed è emerso solo il mese scorso.
Dietro la vicenda, la figura del businessman britannico Sir Frank Gill, direttore della STC. Nel periodo della scoperta, la compagnia stava contrattando con la American Telephone and Telegraph Company, nata dalla Bell Company, e Gill temeva che la pubblicazione dei risultati dei test di Reis avrebbe compromesso gli affari tra le due compagnie.
Tre miliardi e settecento milioni di euro per le nanotecnologie: gli Stati Uniti spingono sull'ultima frontiera tecnologica. Intanto, scienziati, industriali e burocrati si riuniscono per decidere una strategia di comunicazione che eviti gli scontri e le incomprensioni avuti con le biotecnologie.
Un team di ricercatori statunitensi ha identificato una soluzione innovativa per un avanzamento delle applicazioni elettroniche grazie all'impiego del DNA per la selezione di nanotubi in carbonio.
È un piccolo crostaceo marino, della famiglia degli ostracodi, ritrovato nell'Herefordshire in Inghilterra, il più antico fossile di animale di sesso maschile mai ritrovato. Battezzato Colymbosathon eclepticos, è lungo circa cinque millimetri, ha un carapace e due valve.
L'assunzione prolungata di queste droghe nel tempo aumenta il danno a livello del DNA. In altre parole, queste droghe oltre a essere tossiche e creare dipendenza agiscono direttamente a livello del DNA trasformandolo e provocandone delle mutazioni.
Una stella luminosa, a venticinque anni luce dal Sole nella costellazione della Lira, cui ruota attorno un sistema plantario che potrebbe essere simile al nostro, con la presenza di grandi pianeti gassosi ma anche di piccoli pianeti rocciosi: è la volta buona?
Nanotubi al carbonio, di un nanometro di diametro, inseriti in una molecola di DNA e capaci di permettere l'autoassemblaggio di un transistor: l'integrazione tra fisica e biologia nella costruzione di dispositivi autoassemblanti è ormai una realtà.
Poco azoto, mal distribuito e facilmente eliminato dai terreni: la scarsa presenza di questo elemento impedisce, secondo scienziati americani, che le piante assorbano grandi quantità di carbonio dall'atmosfera contribuendo significativamente al controllo del riscaldamento globale.
L'introduzione di conigli selvatici sulle isole della California ha portato a uno sviluppo della popolazione di aquile predatrici. Che ora stanno uccidendo anche le volpi selvatiche, una specie in via di estinzione, protette dal programma di conservazione del Parco nazionale di Santa Cruz.
Un vero e proprio mostro, in termini astronomici, Eta Carinae, una delle stelle più grandi della nostra Galassia, è circondata da una nebulosa a forma di fungo e da un guscio di gas che sembra un pallone da rugby. Segnali che la fine è vicina, e che presto potrebbe trasformarsi in supernova.
Una soluzione di metacrilato che penetra nei pori argillosi e un "bombardamento" con elettroni in un acceleratore di particelle: la chimica e la fisica al servizio dell'archeologia, per salvare le migliaia di statue dell'armata cinese costruite più di 2000 anni fa.
Un adenovirus che inietta il gene p53, importante nello sviluppo di molti tumori. Dall'inizio del prossimo anno sarà disponibile sul mercato cinese un farmaco anti cancro basato sui principi della terapia genica e sperimentato con successo su oltre un centinaio di malati.
Un faglia di subduzione, con un ciclo di circa duecento anni: la combinazione di simulazioni al computer e di antiche leggende nipponiche e dei nativi americani, ha fornito la ricostruzione di uno dei più devastanti terremoti della storia, che si verificò nel 1700.
Un telo sintetico riflettente, per proteggere la cima del ghiacciaio africano depositario della storia climatica del continente nei suoi ghiacci vecchi più di diecimila anni. In attesa di un programma efficace di ri-forestazione, per ricostituire le riserve di acqua e ghiaccio.