Tre miliardi e settecento milioni di euro per le nanotecnologie: gli Stati Uniti spingono sull'ultima frontiera tecnologica. Intanto, scienziati, industriali e burocrati si riuniscono per decidere una strategia di comunicazione che eviti gli scontri e le incomprensioni avuti con le biotecnologie.
Evitare gli errori delle biotecnologie, dell'ingegneria genetica e della ricerca sulle cellule staminali. È questo l'obiettivo che ha unito scienziati, ingegneri, esponenti delle industrie e funzionari governativi nel corso di un workshop tenuto in America sul futuro delle nanotecnologie. Lo scopo è cercare di capire in anticipo quali potrebbero essere i dubbi etici intorno alle nuove nanotecnologie e trovare il modo di risolverli, senza cadere negli scontri e nelle trappole che invece costellano il cammino delle scienze bioingegneristiche.
Secondo George Whitesides, professore di chimica all'Università di Harvard, le paure dell'opinione pubblica su queste nuove tecnologie sono esagerate e del tutto irrazionali. Nulla fa pensare che in futuro avremo realmente delle nanomacchine in grado di replicarsi in modo del tutto incontrollato. Esistono però altri problemi e lo stesso Whitesides li ha riconosciuti. Rischi per la privacy, per la salute e per l'ambiente sui quali il pubblico va tenuto informato.
Mantenere un dialogo con i sociologi e il pubblico è invece l'invito di Rita Colwell, direttore della National Science Foundation che teme che altrimenti si verifichino gli stessi errori venuti alla luce per le biotecnologie. Le conclusioni di Roger Kasperson, uno specialista di rischio dello Stockholm Environment Institute hanno invece sottolineato che le nanotecnologie hanno un potenziale di rischio tanto elevato quanto i possibili benefici. Intanto il presidente americano George Bush ha firmato una legge che prevede a partire dall'ottobre 2004 la spesa di 3 miliardi e 700 milioni di euro in quattro anni per la ricerca e sviluppo nel settore delle nanotecnologie.
Un modello di negoziazione per risolvere le controversie di controllo sul territorio in caso di guerra civile: una esperta di scienze politiche dell'Istituto di Santa Fe propone di utilizzare la matematica per risolvere le questioni belliche in modo da soddisfare entrambe le parti in lotta.
Uno stimolo luminoso su una mano o sulla sua ombra provocano la stessa reazione: due ricercatori italiani appurano, tramite un esperimento, quello che tutti conosciamo per esperienza: la nostra ombra è parte del nostro corpo e non ci piace quando qualcuno la calpesta.
17 152: il numero di soluzioni possibili al gioco dello Stomachion, che consisteva nel mettere insieme strisce di stoffa irregolari per combinare una figura. Un'anticipazione del calcolo combinatorio, contenuta in un trattato mai compreso (né risolto) prima di Archimede.
Si "mangia" i radionuclidi e i metalli pericolosi per l'ambiente e per l'uomo: è il Geobacter, un batterio del suolo. Ora i ricercatori annunciano il completamento della mappa del genoma del batterio. E svela i suoi segreti metabolici, con molte potenzialità interessanti.
Due centimetri quadrati e centomila microcelle di silicio al posto dei materiali ceramici: nuove sonde realizzate dal CNR, costruite applicando tecniche di lavorazione simili a quelle impiegate nella microelettronica, per avere strumenti ecografici molto più accurati e potenti.
Un sistema uditivo diverso. L'uomo e lo scimpanzé, con più del 99% del genoma in comune, hanno una differenza sostanziale: il linguaggio, che potrebbe essere considerato il nostro tratto distintivo e che è connesso alla capacità uditiva. Questi i risultati di un preliminare confronto tra le mappe geniche delle due specie.
Un segnale impulso, "sparato" in un cilindro di vetro contenente un gas di rubidio, è stato bloccato per un periodo di 10-20 microsecondi, grazie all'interferenza creata da un altro raggio, come in un meccanismo di specchi. Un esperimento con applicazioni nel campo dei computer quantistici.Una soluzione di metacrilato che penetra nei pori argillosi e un "bombardamento".
Si trova a circa 11 miliardi di anni luce da noi: in questa galassia lontana osservata con il radiotelescopio VLA, gli astronomi hanno scoperto il più elevato tasso di formazione stellare mai scoperto prima in un simile oggetto.
Lavorando sui topi, ricercatrici dell'Università di Chicago hanno mostrato come la neofobia, legata a in timidezza, timori e problemi affettivi, possa in qualche modo essere riconducibile a una minore durata della vita.
Potrebbe prendere il posto di cellule fotosensibili dell'occhio danneggiate da incidenti o malattie: è la promessa del nuovo progetto di retina artificiale partito all'Università di Berkeley in California.
È uno dei libri più misteriosi del mondo, il manoscritto di Voynich, e il lavoro di un ricercatore inglese potrebbe portare finalmente a soluzione. Secondo questo studio si tratterebbe di un falso cinquecentesco, realizzato dall'avventuriero elisabettiano Edward Kelley.
Un team di ricercatori statunitensi ha identificato una soluzione innovativa per un avanzamento delle applicazioni elettroniche grazie all'impiego del DNA per la selezione di nanotubi in carbonio.
È un piccolo crostaceo marino, della famiglia degli ostracodi, ritrovato nell'Herefordshire in Inghilterra, il più antico fossile di animale di sesso maschile mai ritrovato. Battezzato Colymbosathon eclepticos, è lungo circa cinque millimetri, ha un carapace e due valve.
L'assunzione prolungata di queste droghe nel tempo aumenta il danno a livello del DNA. In altre parole, queste droghe oltre a essere tossiche e creare dipendenza agiscono direttamente a livello del DNA trasformandolo e provocandone delle mutazioni.
Una stella luminosa, a venticinque anni luce dal Sole nella costellazione della Lira, cui ruota attorno un sistema plantario che potrebbe essere simile al nostro, con la presenza di grandi pianeti gassosi ma anche di piccoli pianeti rocciosi: è la volta buona?
Un dispositivo tedesco, capace di trasmettere e di ricevere le comunicazioni, è stato messo a punto dal tedesco Philipp Reis prima di Bell e dell'italiano Meucci. Continua la gara per assegnare il primato dell'invenzione che ha rivoluzionato il mondo delle telecomunicazioni.