Un modello di negoziazione per risolvere le controversie di controllo sul territorio in caso di guerra civile: una esperta di scienze politiche dell'Istituto di Santa Fe propone di utilizzare la matematica per risolvere le questioni belliche in modo da soddisfare entrambe le parti in lotta.
La matematica offre una via di uscita anche dalla guerra civile. Lo sostiene Elisabeth Wood, una esperta di scienze politiche del Santa Fe Institute del New Mexico, che ha realizzato un modello matematico in grado di indicare ai negoziatori dei trattati di pace, qual è il miglior accordo possibile. A quanto pare, un trattato è più forte e ha una maggiore probabilità di durare, quanto maggiore è il modo con cui riesce ad accontentare entrambe le parti. Se ognuna delle parti è in lotta per il controllo di un determinato territorio, il trattato sarà adeguato se fornirà ad ognuna di esse il controllo su una regione di questo territorio.
Secondo la Wood, il sistema offrirebbe soluzioni efficaci per porre fine alla piaga delle guerre civili. Solo una guerra civile su cinque si conclude con un accordo e solo nel 60%, dei casi questi vengono effettivamente posti in essere.
Il punto di partenza del ragionamento di Wood è che ognuna delle parti in lotta stabilisce il suo comportamento sulla base di quello che percepisce essere il comportamento dell'altra. Se l'accordo permette a tutte e due le parti di ottenere dei risultati positivi, allora ognuna delle due penserà che l'altra si comporterà con maggior cautela per non perdere quanto guadagnato e questo si tradurrà in una spirale di distensione. Di qui il "comandamento" principale del modello di negoziazione della Wood: rendere i vantaggi divisibili tra le parti, cosa che potrebbe favorire l'emergere delle componenti più moderate a spese di quelle estremiste. L'articolo è pubblicato sulla rivista "Santa Fe Working Paper".
Uno stimolo luminoso su una mano o sulla sua ombra provocano la stessa reazione: due ricercatori italiani appurano, tramite un esperimento, quello che tutti conosciamo per esperienza: la nostra ombra è parte del nostro corpo e non ci piace quando qualcuno la calpesta.
17 152: il numero di soluzioni possibili al gioco dello Stomachion, che consisteva nel mettere insieme strisce di stoffa irregolari per combinare una figura. Un'anticipazione del calcolo combinatorio, contenuta in un trattato mai compreso (né risolto) prima di Archimede.
Si "mangia" i radionuclidi e i metalli pericolosi per l'ambiente e per l'uomo: è il Geobacter, un batterio del suolo. Ora i ricercatori annunciano il completamento della mappa del genoma del batterio. E svela i suoi segreti metabolici, con molte potenzialità interessanti.
Due centimetri quadrati e centomila microcelle di silicio al posto dei materiali ceramici: nuove sonde realizzate dal CNR, costruite applicando tecniche di lavorazione simili a quelle impiegate nella microelettronica, per avere strumenti ecografici molto più accurati e potenti.
Un sistema uditivo diverso. L'uomo e lo scimpanzé, con più del 99% del genoma in comune, hanno una differenza sostanziale: il linguaggio, che potrebbe essere considerato il nostro tratto distintivo e che è connesso alla capacità uditiva. Questi i risultati di un preliminare confronto tra le mappe geniche delle due specie.
Un segnale impulso, "sparato" in un cilindro di vetro contenente un gas di rubidio, è stato bloccato per un periodo di 10-20 microsecondi, grazie all'interferenza creata da un altro raggio, come in un meccanismo di specchi. Un esperimento con applicazioni nel campo dei computer quantistici.Una soluzione di metacrilato che penetra nei pori argillosi e un "bombardamento".
Si trova a circa 11 miliardi di anni luce da noi: in questa galassia lontana osservata con il radiotelescopio VLA, gli astronomi hanno scoperto il più elevato tasso di formazione stellare mai scoperto prima in un simile oggetto.
Lavorando sui topi, ricercatrici dell'Università di Chicago hanno mostrato come la neofobia, legata a in timidezza, timori e problemi affettivi, possa in qualche modo essere riconducibile a una minore durata della vita.
Potrebbe prendere il posto di cellule fotosensibili dell'occhio danneggiate da incidenti o malattie: è la promessa del nuovo progetto di retina artificiale partito all'Università di Berkeley in California.
È uno dei libri più misteriosi del mondo, il manoscritto di Voynich, e il lavoro di un ricercatore inglese potrebbe portare finalmente a soluzione. Secondo questo studio si tratterebbe di un falso cinquecentesco, realizzato dall'avventuriero elisabettiano Edward Kelley.
Tre miliardi e settecento milioni di euro per le nanotecnologie: gli Stati Uniti spingono sull'ultima frontiera tecnologica. Intanto, scienziati, industriali e burocrati si riuniscono per decidere una strategia di comunicazione che eviti gli scontri e le incomprensioni avuti con le biotecnologie.
Un team di ricercatori statunitensi ha identificato una soluzione innovativa per un avanzamento delle applicazioni elettroniche grazie all'impiego del DNA per la selezione di nanotubi in carbonio.
È un piccolo crostaceo marino, della famiglia degli ostracodi, ritrovato nell'Herefordshire in Inghilterra, il più antico fossile di animale di sesso maschile mai ritrovato. Battezzato Colymbosathon eclepticos, è lungo circa cinque millimetri, ha un carapace e due valve.
L'assunzione prolungata di queste droghe nel tempo aumenta il danno a livello del DNA. In altre parole, queste droghe oltre a essere tossiche e creare dipendenza agiscono direttamente a livello del DNA trasformandolo e provocandone delle mutazioni.