Vai ai contenuti. Spostati sulla navigazione

Cristiano Germani

Cristiano Germani

Fionde e trappole per nuovi universi

Non dal big bang, ma da una sorta di fionda dello spaziotempo, potrebbe aver avuto inizio il nostro Universo. L'immagine, affascinante quanto rivoluzionaria, accompagna la presentazione di una nuova teoria cosmologica. A proporla è un fisico italiano, Cristiano Germani, ricercatore della Sissa di Trieste, che l'estate scorsa, durante una conferenza all'Università di Sussex in Inghilterra, con questa proposta ha attirato l'attenzione di alcune riviste scientifiche tra cui la britannica New Scientist.

17 gennaio 2008
Ilenia Picardi

La teoria presentata a Sussex ipotizza l'esistenza di tanti universi e propone un'inizio del nostro diverso da quello raccontato dai libri di scuola. Perché sconvolgere la teoria cosmologica standard e immaginare un Universo senza big bang?

Per un motivo semplice: le teorie fisiche standard falliscono nella spiegazione di un istante iniziale che dà origine al tutto:  non riescono per esempio a spiegare il tempo prima di questa enorme esplosione o a capire e descrivere l'evoluzione dell'Universo nell' intervallo temporale, brevissimo, che l'ha seguita. Esistono inoltre altri problemi nella teoria del big bang.


Per esempio?

Questa teoria non riesce a spiegare alcune osservazioni sperimentali, a capire per esempio perché l'Universo è omogeneo, ovvero uguale in qualunque direzione puntiamo i nostri telescopi. Nel tentativo di costruire una teoria consistente con questi dati sperimentali, negli anni Ottanta il cosmologo Alan Guth ipotizzò una rapidissima espansione, chiamata inflazione, avvenuta nell'Universo ancora giovane. L'inflazione avrebbe “appiattito” il cosmo rendendo così simili anche punti lontanissimi nello spazio. Ma non esiste una teoria fisica capace di dire come e perché sia avvenuta questa rapida espansione. Per spiegarla è necessario supporre l'esistenza di una forza di cui però non si trova traccia nel mondo reale.


Insomma il modello cosmologico standard sembrerebbe funzionare un po' come una coperta troppo corta: per coprire un lato oscuro se ne scopre un altro..

Sì, ciò nonostante l'inflazione è accettata da molti cosmologi come un dogma; a me invece piace pensare che esistono delle strade alternative per spiegare ciò che ancora non conosciamo. D'altra parte il modello cosmologico che proponiamo nasce in un ambito teorico più ampio, quello della teroa delle strighe, le corde vibranti o, in altri termini, segmenti di energia che potrebbero costituire gli elementi indivisibili di cui è fatta la materia. Secondo questa teoria lo spazio tempo non avrebbe quattro dimensioni, tre spaziali e una temporale come insegna la relatività di Einstein, bensì undici.


Difficile pensare a uno spazio che ha più di tre dimensioni, unidici poi..

Sì, ma anche se difficile da immaginare, è in questo spazio tempo pluridimensionale, che i fisici chiamano Calabi-Yau, che sarebbe immerso, insieme ad altri universi, il nostro Universo di quattro dimensioni. Nel loro movimento però gli universi potrebbero urtare e deformare lo spazio tempo; nelle collisioni  si formerebbero infatti quelle che gli scienziati chiamano “gole”, vere e proprie trappole per nuovi universi. Ed è da una di queste gole che è venuto fuori il cosmo che oggi conosciamo: un universo primordiale, fatto di stringhe oscillanti nel vuoto, ruotando, potrebbe essere caduto in una gola per essere poi lanciato a energie elevatissime nella sua storia futura, proprio come sotto la spinta di una potentissima fionda, in una espansione senza fine. 

Una questione di fiducia

Mario Riccio Mario Riccio

La conclusione del “caso Englaro” non chiude la questione spinosa della legge sul testamento biologico che in Italia ancora manca e anzi, se come è probabile, verrà votata in questi giorni una legge circoscritta unicamente all'alimentazione e all'idratazione artificiale dei pazienti incapaci di provvedere a se stessi, si rischia di cadere nel caos più assoluto. Come spiega Mario Riccio, medico “Che ha fatto la volontà di Piergiorgio Welby” come recita il titolo di un suo libro – e che è stato assolto l'anno scorso dall'accusa di “omicidio consenziente” - non saranno solo i cittadini a farne le conseguenze, ma anche i medici che si troveranno ad affrontare situazioni sempre più complicate e pazienti sempre meno fiduciosi.

Federica Sgorbissa

11 febbraio 2009

Una legge sul testamento biologico

Boniolo Giovanni Giovanni Boniolo

Il caso Englaro - Beppino Englaro il padre di Eluana, una donna in coma per 17 anni, dopo varie battaglie legali ha ottenuto la sospensione delle cure che tenevano in vita la figlia scatenando così la forte opposizione da parte del Governo Italiano -, ha messo in evidenza la necessità di una legge per il testamento biologico in Italia. Il rischio, o la certezza visto il disegno di legge che dovrebbe essere approvato a breve, è che nella fretta si finisca per far passare un provvedimento parziale e che limiterà la libertà di scelta di ogni cittadino. Con Giovanni Boniolo, filosofo della scienza esperto di bioetica e coordinatore del dottorato in “Foundation of life sciences and their ethical consequences” abbiamo discusso della deriva italiana in fatto di autodeterminazione del paziente.

Federica Sgorbissa

10 febbraio 2009

Tanto rumore per una particella

Maria Curatolo Maria Curatolo

Il Large Hadron Collider è un dispositivo lungo 27 chilometri situato a circa 100 metri di profondità al confine tra Francia e Svizzera. Al suo interno i fasci di protoni corrono a velocità della luce. In alcuni punti la temperatura è da brivido, quasi 270 gradi sotto zero. Ma quando i protoni si scontrano la temperatura sale fino a diventare 1000 miliardi di volte maggiore di quella al centro del Sole. I suoi numeri sono da record: LHC oggi è la macchina più potente e la fabbrica di informazioni più grande del mondo. Il suo obiettivo principale? Trovare una particella: il bosone di Higgs. Maria Curatolo, responsabile per l’INFN dell’esperimento ATLAS, spiega a Scienza Esperienza gli obiettivi degli esperimenti di LHC.

Ilenia Picardi

23 settembre 2008

© Copyright Sissa Medialab srl - Trieste (Italy) - 2006-2009
In collaborazione con Ulisse e Zadig