Tra i monti dello Zerafshan
Nei villaggi di montagna dello Zerafshan, vive una piccola comuntià, gli Yaghnabi (o Yaghnobi, o Jagnobi) che ha conservato la lingua che si parlava da queste parti mille anni fa: il sogdiano.
Questa lingua deriva a sua volta dall’aramaico, la lingua diffusa dagli Aramei a partire dal XII secolo a.C. negli attuali Libano, Israele, Siria, Iraq e Turchia, tanto da divenire la lingua franca parlata in tutto il Medio Oriente.
Più tardi, l’aramaico darà origine a moltissime varianti, compresa la lingua di Gesù, che i missionari cristiani utilizzeranno per predicare in Persia, India e Cina. In seguito, con l’avvento degli Arabi nel VII secolo, fu l’idioma di questi a diventare lingua franca. Lingua per tutti, tranne che per le popolazioni più isolate e difficilmente raggiungibili.
Oggi il sogdiano è parlato nel tratto superiore della valle del fiume Yaghnob, e nella zona di Zafarobod, all’interno della regione dello Zerafshan, da circa 12.500 persone.
Solo oggi abbiamo potuto leggere il vostro diario di viaggio…Grandi!!! Buona continuazione e saluti da Vouvourou (halkidiki – Grecia). Un abbraccio Piero e Bea
How interesting! Grazie per tutte le notizie che condividete! Buona continazione!