Tra i monti dello Zerafshan

Nei villaggi di montagna dello Zerafshan, vive una piccola comuntià, gli Yaghnabi (o Yaghnobi, o Jagnobi) che ha conservato la lingua che si parlava da queste parti mille anni fa: il sogdiano.

Questa lingua deriva a sua volta dall’aramaico, la lingua diffusa dagli Aramei a partire dal XII secolo a.C. negli attuali Libano, Israele, Siria, Iraq e Turchia, tanto da divenire la lingua franca parlata in tutto il Medio Oriente.

Più tardi, l’aramaico darà origine a moltissime varianti, compresa la lingua di Gesù, che i missionari cristiani utilizzeranno per predicare in Persia, India e Cina. In seguito, con l’avvento degli Arabi nel VII secolo, fu l’idioma di questi a diventare lingua franca. Lingua per tutti, tranne che per le popolazioni più isolate e difficilmente raggiungibili.

Oggi il sogdiano è parlato nel tratto superiore della valle del fiume Yaghnob, e nella zona di Zafarobod, all’interno della regione dello Zerafshan, da circa 12.500 persone.

 

2 commenti

piero21/8/2010 alle 11:52

Solo oggi abbiamo potuto leggere il vostro diario di viaggio…Grandi!!! Buona continuazione e saluti da Vouvourou (halkidiki – Grecia). Un abbraccio Piero e Bea

Marta21/8/2010 alle 22:22

How interesting! Grazie per tutte le notizie che condividete! Buona continazione!

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