Sette mogli, ma non contemporaneamente!

Eccoci fermi a metà strada presso una famiglia. Questa “tappa test” non era prevista dal programma, ma più si campiona e meglio è.
I test si fanno su un tappeto allestito sotto gli alberi per l’immancabile spuntino, accanto a un’infilata di mattoni che seccano al sole. I maschi, però, non possono fare test alle donne, perciò le femmine si spostano tutte, testande e testatrici, in una stanza della casa.

Non è un problema: ormai il gruppo di genetisti va speditissimo. Ma per fortuna non è diventato “una macchina da guerra”: si ride, si sente il ruggito di Pio “Non vale suggerire!”, mentre noi, intorno, riusciamo perfino a stare zitti e muti: è il turno di Paolo che fa il test dell’udito, in mezzo ai nostri resti di pane e anguria.

I bambini scorrazzano intorno, sbirciano nella stanza delle donne e cercano di giocare con “i dadi tondi” del test dei colori. Le ragazze giovani allattano, incuriosite e sorridenti.
Prima di ripartire, Carlo mi dice che il simpatico padrone di casa dai denti d’oro ha avuto sette mogli. Mi avvicino, e lui mi mostra fiero la settima, alta, bruna e con un gran bel sorriso.
Ripartiamo e arriviamo a Dushanbe. Finalmente il miraggio doccia-bagno-bucato che abbiamo negli occhi da due giorni si materializza. E alla fine di una lunghissima, estenuante cena mediocre, per fortuna c’è la torta a sorpresa per il compleanno di Maddalena. Auguri!

Daniela Rocco

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