Primi giorni in Uzbekistan
Quando ebbono passato in ponente overo il diserto, vennero a una città ch’à nome Baccara, la più grande e la più nobile del paese; e eravi per signore uno ch’avea nome Barac. Quando i due fratelli vennero a questa città, non poterono passare più oltre e dimorò(n)vi tre anni.
Marco Polo, Il Milione
In questo momento i nostri viaggiatori sono a Bukhara, in un laboratorio dove confezionano abiti da cerimonia. Sono bellissimi: stoffe stupende ricamate a mano con gusto e abilità. Le signore ne provano qualcuno. Per un matrimonio una coppia può spendere anche fino a 6000-7000 dollari, una fortuna!, ma ne possono bastare anche 300… ovviamente la differenza si vede.
Questa mattina invece sono andati in un panificio dove si sono abbuffati di pane buonissimo, quasi una focaccia, come tutto quello che hanno assaggiato finora ospiti nelle varie comunità: l’offerta del pane rappresenta sempre il benvenuto e non si può rifiutare.
Finita la visita al laboratorio tessile, si sposteranno, e verrà loro insegnato a cucinare il plov, una ricetta a base di riso che ogni regione prepara in modo diverso. Dopo averlo preparato ovviamente se lo mangeranno: speriamo che imparino bene così ce lo faranno assaggiare quando torneranno a casa.
Dopo il plov andranno al mercato della frutta e della verdura, che è sempre presente nella cucina, ricchissima, di queste parti. Frutta e verdura buonissime, le migliori che abbiano assaggiato: tutto coltivato negli orti, melanzane, cetrioli, pomodori, peperoni e peperoncini conditi con erbette di ogni genere, uvetta e salsa allo yougurt. E poi ravioli ripieni sia di carne che di verdura, con una pasta sottilissima e passati in padella per farli diventare croccanti…
Ma non fanno altro che mangiare?, mi sono chiesta io e ve lo chiederete anche voi. In effetti, dicono, stanno ingrassando… ma fanno doverosamente anche il lavoro scientifico. Ieri sono stati dalle dieci del mattino fino alle otto di sera in un bar- ristorante, che ha chiuso per il ramadan e per ospitare la nostra delegazione. Tutto il giorno hanno campionato la popolazione locale. Il flusso massimo si è avuto dopo le 18, perché durante il ramadan dall’alba al tramonto è vietato anche bere acqua e in generale introdorre alcunché in bocca, comprese le cartine per il test dell’amaro. In una sola giornata sono state campionate più di 50 persone… molto bene.
Domani, visita ai monumenti di Bukhara, il cui centro è Patrimonio mondiale dell’umanaità dell’Unesco, e altri campionamenti.
Simona Cerrato