Paillette e unghie laccate
Trentacinque persone campionate oggi nella prima giornata di lavoro in Crimea. Siamo ospiti di una scuola, una specie di istituto di design, dove si insegna moda, cucina e tutti i servizi legati agli alberghi compresi massaggi e visage. E anche la moda è specializzata nell’abbigliamento professionale per operatori di alberghi. La scuola è piena di modelli, di bambole e pupazzi vestiti con i capi disegnati dai ragazzi nel corso degli anni. Dalle grandi finestre entra la bella luce del sole autunnale.
I ragazzi hanno tra i sedici e i vent’anni. Sono interessati… e allora spieghiamo loro che cosa stiamo facendo un po’ più nei dettagli. Io parlo in inglese e la nostra fascinosa guida Lidia traduce in russo. Innanzitutto presento il gruppo: Giorgia, Anonietta e Manolis, gli scienziati della spedizione. Lisa e me che ci occupiamo di raccontare la storia a tutti gli interessati, e naturalmente se serve aiutiamo anche a fare i test. Raccontiamo che stiamo raccogliendo campioni di DNA lungo tutta l’Asia centrale e altri luoghi del mondo. Proponiamo anche dei test sulle percezioni sensoriali (gusto amaro e salato, colori, olfatto e udito) e sulle preferenze alimentari. Questo perché ciò che ci piace mangiare dipende sì dalle abitudini, dalla cultura, dalla geografia e da quello che cresce dove ognuno vive… ma anche, in una certa misura ancora da stabilire, dai geni. Raccogliendo tutti i dati sensoriali e le preferenze alimentari e confrontandoli con il DNA, i genetisti cercano di capire quale sia la componente genetica e quale la componente culturale nelle nostre preferenze alimentari. Oltre a sapere qualcosa in più di noi stessi, grazie a questi studi potremo un giorno intervenire per prevenire e curare molte malattie legate all’alimentazione come il diabete e l’obesità.
Finito il racconto, i ragazzi ci chiedono se potranno avere i risultati e noi promettiamo di mandarglieli non appena saranno disponibili, e li invitiamo a consultare il nostro sito dove ci sono video, foto e molte altre cose (anche se le parti scritte sono solo in italiano). Molti si segnano l’indirizzo del sito.
Poi spieghiamo nei dettagli la procedura per i vari test e per il prelievo di DNA: dato che questo prevede di depositare un bel po’ di saliva dentro una provetta, le risate sono inevitabili.
Sono quasi tutte ragazze, diciamo almeno venti su trentacinque e la maggior parte si fa notare. In generale le donne qui, per quel poco che ho visto, sono molto appariscenti. Colorate, vestite in modi provocanti, con straminigonne e top con strass (anche in pieno giorno e a scuola!), unghie superdipinte, capelli con sfumature più incredibili. Gli uomini invece sono abbastanza dimessi e passano inosservati. Anche le ragazze che partecipano ai campionamenti di oggi sono così. Dato che mi occupo dei test dei colori e degli odori, che prevedono che io passi loro delle cose (dischetti colorati o pennarelli imbevuti di sostanze odorose), le mani sono sempre in primo piano e posso ammirare le loro unghie: lunghe, curate, viola, rosse, fucsia, gialle, blu, nere, pitonate, brillantinate, viola con brillantini ecc. Mai vista tanta varietà nei colori delle unghie.
Al piano terra, invece, fin dalla mattina si svolge l’evento Terra Madre. Tra una relazione ufficiale e una presentazione di qualche altolocato, intervengono anche tre delle ragazze della scuola che hanno partecipato ai test. Sono contente e si sono divertite, quindi oltre al numero ragguardevole di dati raccolti siamo forse riusciti anche a instillare un po’ di curiosità scientifica su un argomento di cui, probabilmente, questi ragazzi non avevano mai sentito parlare.
Testo: Simona Cerrato. Foto: Simona Cerrato, Lisa Zillio