Ragioni e sentimenti alla fine del viaggio: Giorgia

Prima puntata – A pochi giorni dalla conclusione del viaggio chiediamo ai protagonisti scienziati di raccontarci le loro impressioni e le loro conclusioni. Ovviamente il progetto non si conclude domenica, quando arriveranno all’aeroporto di Trieste. Da quel momento comincia il lavoro di analisi dei dati che li porterà attraverso nuove strade scientifiche per ora imprevedibili.

Giorgia Girotto ci racconta che…

Siamo entusiasti. Questo arrivo a Shanghai è stato faticoso ma molto carino. Era importante concludere il viaggio in Cina, anche se purtroppo i cinesi non ci lasciano campionare. Ci è dispiaciuto un po’ che non siamo riusciti a campionare l’ultimo giorno in Kazakistan.

A parte queste piccole cose, è stata un’esperienza entusiasmante e speriamo che dal punto di vista scientifico ci porti un sacco di risultati… solo che ci vorrà tempo, molto tempo per analizzare i dati con calma e trarne il meglio.

Tutte le persone a cui raccontiamo la nostra esperienza sembrano molto interessate, entusiaste. Quindi abbiamo cercato di stringere più contatti possibili, con le persone più strane, appartenenti a campi scientifici o lavorativi molto diversi, e vedremo dove tutto questo ci porterà.

E se tu dovessi ripartire per un’altra spedizione che cosa faresti di diverso, come ti organizzeresti, che cosa miglioreresti?

La migliorerei con trasferimenti un po’ più rilassanti. Noi abbiamo avuto delle tappe molto faticose e questo ha influito sul lavoro scientifico: non sempre abbiamo avuto il tempo di analizzare i dati e di spedirli al laboratorio a Trieste in tempo reale… questo è sicuro.

D’altra parte in un viaggio così bisogna mettere in conto che i trasferimenti sono una parte integrante della spedizione. Abbiamo attraversato proprio tutti i paesi via terra e abbiamo vissuto ogni cosa, senza arrivare nella città con l’aereo e basta. Anche stare nelle comunità ci ha permesso di apprezzare ogni aspetto delle genti locali.

Cercherei però di migliorare i trasferimenti, di renderli più tranquilli. E forse per certi tratti, come l’olfatto e i colori, capire meglio come analizzare i dati ed eventualmente aggiungere altri test. Quali e come, adesso non lo saprei. Se ne potrà parlare quando avremo tutti i dati a disposizione, e potremo decidere che cosa farne.

In ultimo, una maggiore organizzazione locale, in alcuni casi il nostro referente non era completamente affidabile e ci ha tirato qualche scherzetto… Ovviamente non potevamo saperlo prima…

… qualche imprevisto deve essere messo in conto. Non si può prevedere tutto.

Certo! E dal punto di vista organizzativo, alla fine, è andato tutto bene: siamo sopravvissuti tutti e anche bene!

Simona Cerrato

1 commento

Marta8/9/2010 alle 11:07

Ma che la Cina non vi lascia campionare era previsto?
Comunque complimenti!

I commenti sono disabilitati