Culle comode ed efficienti

Nel pomeriggio, Dilbar ci conduce in un negozio dove si confezionano elaboratissimi e ricamatissimi abiti da Mille e una notte: “Sei mesi e sei persone per fare questo; quattro mesi e quattro persone per fare quest’altro.” Restiamo meravigliati anche davanti alla sontuosa culla tradizionale – che il giorno prima abbiamo visto “viva” nella casa delle sorelle più brillanti di Buchara.
Ci spiega, infatti, Dilbar che è usanza uzbeka assicurare alla culla il pargoletto con l’aiuto di fasce di seta che facilitano sia l’operazione dell’allattamento sia quella della pipì, grazie a un complicato sistema di incastri tra pisello, mini “pipa” di legno e foro sul fondo, a mo’ delle nostre comode di antica memoria.

Scherziamo con Dilbar sulla tortura uzbeka appena descritta, ma sappiamo bene che si tratta di una strategia come mille altre per facilitare la vita complicata delle mamme. Per i bimbi, il problema non sarà certo questa elaborata culla, ma semmai, il lavoro minorile. Non quello dei bimbi che aiutano i genitori d’estate, ma proprio quello vero… Non sapevamo vi fosse anche in Uzbekistan. In effetti, in caso di compere (nessuno di noi resiste alle cangianti e multicolori sciarpe di seta dal tipico disegno geometrico) sarebbe stato meglio chiedere di essere portati nelle botteghe “sicure”. Ma ci pensiamo troppo tardi, accidenti!

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