In Georgia: gusto e genetica

Certo che essere lì, a godersi i cibi, il vino, il sole e la bella compagnia dei geogiani sarebbe meglio… ma intanto ecco un piccolo assaggio di quello che sta capitando ai nostri viaggiatori, che ieri hanno lasciato la Georgia per l’Azerbaijan.

Qui vediamo il test dell’amaro:

In ogni individuo, la percezione dei quattro sapori fondamentali (aspro, salato, dolce, amaro) è legata anche a fattori genetici. In particolare per l’amaro, utilizzando una cartina da appoggiare sulla parte anteriore della lingua che contiene concentrazioni note di una sostanza amara chiamata PTC, è possibile distinguere tre gruppi di individui: i taster ovvero quelli che hanno una percezione molto elevata e che in genere allontanano subito la cartina spesso con repulsione, i medium taster e i non taster ovvero quelli che percepiscono molto poco o per nulla l’amaro. Questa diversa capacità percettiva è un tipico carattere genetico ereditario.

Nel video la signora è evidentemente un tester: la sua faccia disgustata è un chiaro indice che percepisce il gusto amaro molto intensamente e subito allontana la cartina dalla lingua. Per saperne di più sulle connessioni tra genetica e gusto leggete le pagine dedicate al progetto su questo blog.

Qui invece una situazione più conviviale:

Aspettiamo le prossime puntate per vedere come se la caveranno in Azerbaijan.

Simona Cerrato

Video di Carlo Auriemma e Elisabetta Eördegh

1 commento

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