Nei prossimi decenni la valle del Tamigi, alcune zone dell’Hampshire e della valle del fiume Severn dove oggi si coltiva uva per la produzione di vino potrebbero diventare zone dal clima troppo caldo, tanto da compromettere la produzione vinicola. Così scrive Richard Selley dell’Imperial College di Londra nel suo nuovo libro dal titolo “The Winelands of Britain: past, present and prospective.”

Lo scienziato ritiene che se nei prossimi 75 anni le temperature in queste zone continueranno a crescere secondo le previsioni la produzione di vino diventerà impossibile, mentre il clima si rivelerà più adatto alla coltivazione di uva sultanina e passita, che oggi vengono prodotte in aree del Nord Africa e del Medio Oriente.

In compenso se questo trend climatico continuerà, in altre zone britanniche più a nord sarà possibile produrre Merlot e Cabernet Sauvignon, che oggi si coltivano solo in zone più temperate come Francia, Italia, e Cile.

La ricerca di Shelley non interessa solo i viticultori. “Questi dati dimostrano che i cambiamenti climatici potrebbero modificare l’ecosistema britannico in un lasso di tempo relativamente breve,” spiega Brian Hoskins, direttore del Grantham Institute for Climate Change dell’Imperial College. “L’incremento delle temperature nel corso del secolo potrebbe avere effetti catastrofici sull’agricoltura inglese, non solo per quel che riguarda la vite.”