Un atterraggio troppo violento avrebbe causato la perdita del lander europeo. Tra le cause, la minore densità dell'atmosfera di Marte.
La perdita della sonda europea Beagle 2 è dovuta alla eccessiva velocità con cui questa è atterrata sulla superficie marziana. Lo sostengono i ricercatori inglesi responsabili della missione, che hanno presentato i risultati delle loro osservazioni sui motivi del disastro. La colpa è tutta della minore densità dell'atmosfera del Pianeta Rosso. Questo elemento avrebbe infatti impedito al paracadute di rallentare a sufficienza la caduta di Beagle 2, e reso inutili gli air bag di bordo.
Secondo gli inglesi, anche la Nasa avrebbe registrato analoghe anomalie nella densità dell'atmosfera marziana. Inoltre i ricercatori hanno annunciato di aver iniziato ad analizzare alcune foto della superficie di Marte in cui appaiono quattro punti brillanti posti in fila uno dietro l'altro come se si trattasse di un filo di perle. L'ipotesi, che deve però essere ancora verificata, è che quelli siano i bagliori riflessi dai rottami del Beagle 2, in particolare dal paracadute e dagli air bag.
Nel frattempo i due rover americani Spirit e Opportunity osserveranno per la prima volta dal 1997 le eclissi delle due lune di Marte, Phobos e Deimos. Il primo evento è già stato seguito da Opportunity lo scorso quattro marzo e ha riguardato la più piccola delle due lune, Deimos. Nelle prossime sei settimane i due robottini analizzeranno altre eclissi. "L'obiettivo è definire meglio le orbite dei due satelliti naturali di Marte e la loro evoluzione - dice Jim Bell della Cornell University, che ammette però che è molto eccitante osservare un eclisse su un altro pianeta".
Plauso degli ambientalisti, ma preoccupazioni da parte degli industriali che temono la perdita di competitività dell'economia del Vecchio Continente.
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