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Un matematico alle Galápagos
Ho incontrato Piergiorgio Odifreddi durante la spedizione Mini Darwin alle Galápagos che ha portato otto ragazzi, un biologo e un oceanografo sulle tracce di Darwin. Esperto di logica matematica, Odifreddi insegna all'Università di Torino ed è noto al grande pubblico per il suo impegno nella comunicazione della scienza.
(9 febbraio 2007)
La musica come strumento scientifico
A pochi mesi dalla improvvisa scomparsa di Vittorio Cafagna, matematico e musicista dell'Università di Salerno, abbiamo incontrato il suo compagno di ricerche Domenico Vicinanza, co-fondatore del laboratorio SoundLab e membro del gruppo GRID Deployment del CERN di Ginevra, che ci racconta la loro avventura umana e scientifica che li ha portati a usare la matematica per esplorare la musica e la musica per esplorare il mondo.
(5 aprile 2007)
Lamberto Laureti
 
Angelo Camerlenghi
 
Alessandro Crise
 
Alfonso Bosellini
 
Daniela Esu
 
Grazia Giberti
 
Giuseppe Civitarese
 
Umberto Guidoni
 
Roberto Mazzuoli
 
Antonio Meloni
 
Reinhold Messner
 
Anna Riggio
 
Sandro Scandolo
 
Aldo Zollo
 
Dario Slejko
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Franco Malerba
 
Franco Cucchi
<p>Franco Cucchi si è laureato in Scienze Geologiche all'Università di Trieste nel 1972. Oggi nella stessa università è docente di Geografia fisica e di Geologia applicata e svolge un'intensa attività di ricerca, oltre a coordinare il Gruppo di Geomorfologia, Geologia Applicata e Cartografia Informatica del Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine. I suoi campi di studio sono la geologia e la geomorfologia applicate al carsismo (litologia, tettonica, morfologia epigea ed ipogea, speleologia, idrologia, utilizzo del territorio, vulnerabilità). Gli piace anche occuparsi di idrogeologia e dinamica e protezione dei versanti.</p>
Giuliano Brancolini
<p> <meta http-equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8" /><title>Borgo Grotta Gigante, </title><meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 2.0 (Linux)" /><meta name="AUTHOR" content="x" /><meta name="CREATED" content="20070402;13340000" /><meta name="CHANGEDBY" content="Giuliano Brancolini" /><meta name="CHANGED" content="20070402;13340000" /><style type="text/css">&amp;amp;lt;!-- @page { size: 8.5in 11in; margin: 0.79in } P { margin-bottom: 0.08in } --&amp;amp;gt; </style> </p><p>Giuliano Brancolini è esperto nell’utilizzo di metodi sismici per la prospezione del sottosuolo. Laureato in scienze geologiche all’Università di Trieste, ha iniziato a lavorare all’AGIP, prima a Milano e poi in Tunisia, nel campo delle ricerche di idrocarburi. Dal 1984 è ricercatore all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), dove, per sei anni è stato direttore del Dipartimento di Geofisica della Litosfera. È coordinatore nazionale del Settore Geofisica del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Ha svolto ricerche sulle Alpi, il mare Mediterraneo e l’Antartide, dove ha partecipato a quattro spedizioni a bordo della nave da ricerca OGS-Explora</p> <p></p>
Tommaso Pinat
<p>Il suo campo di ricerca principale è la sismologia. In particolare si occupa dello studio degli tsunami per la costruzione di mareogrammi sintetici di maremoti storici (per esempio, terremoto e maremoto del 1755 di Lisbona) o per il calcolo di scenari di pericolosità tsunamigenica (per esempio, area adriatica). Inoltre si occupa della struttura della zona del Mare di Scotia in Antartide, della struttura litosfera-astenosfera della regione alpina e di modellazione di sismogrammi sintetici con vari metodi a una e due dimensioni.</p><p><br /></p>
Franco Rapetti
<p>Franco Rapetti è professore di Geografia Fisica e Geomorfologia al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa. Nelle sue ricerche si occupa di meteorologia e climatologia storica, climatologia regionale, tendenze climatiche e climatologia applicata ai processi di erosione del suolo. Nell'ambito delle ricerche sull'erosione del suolo ha studiato i processi di erosione nei terreni argillosi della Toscana, mentre nel campo dell'idrologia ha studiato i processi di formazione dei deflussi in substrati argillosi in ambiente mediterraneo. Ha studiato la climatologia delle Alpi Marittime in relazione ai fenomeni glaciali e il clima della Toscana elaborando una carta climatica della regione a grande scala. Nel campo degli studi sui climi del passato ha analizzato le serie storiche di Lucca e di Camaiore raccolte da G .B. Conti e da P. Butori fra il XVIII secolo e il XIX secolo.</p>
Fulvio Crisciani
<p>Laureato in Fisica e diplomato alla Scuola di perfezionamento in Fisica dell’Università di Trieste, è primo ricercatore presso la Sezione di Oceanografia chimica e fisica “Francesco Vercelli” di Trieste deII’ISMAR-CNR (Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche). Nelle sue ricerche si interessa di fluidodinamica geofisica (che insegna anche all'Università di Trieste), ed in particolare degli aspetti matematici della teoria della circolazione a grande scala dell'oceano. L'oggetto delle sue indagini sono le equazioni quasi-geostrofiche che costituiscono un adattamento di quelle di Navier-Stokes per i fluidi in moto a grande scala (50-1000 km), soggetti alla rotazione terrestre ed alla stratificazione di densità e di corrente. È socio fondatore dell’Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia e presidente regionale del Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale. </p>
Fabio Romanelli
<p>Fabio Romanelli dopo la laurea in fisica ha conseguito il dottorato in geofisica all'Università di Trieste. Attualmente è ricercatore di sismologia al Dipartimento di Scienze della Terra di Trieste. I suoi studi riguardano principalmente la variabilità del moto sismico del suolo e l'effetto della gravità sulla propagazione delle onde Rayleight che servono a studiare la propagazione delle onde gravitazionali in un mezzo liquido (tsunami).<br /></p>
Giancarlo Genta
<p>Professore di Costruzione di Macchine presso il Politecnico di Torino, Giancarlo Genta è membro corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino e dell'Accademia Internazionale di Astronautica. I suoi interessi vertono sulla progettazione statica e sulla dinamica delle macchine e dei sistemi spaziali. Si occupa anche di meccatronica e robotica. Fa anche parte del progetto SETI sull'esplorazione dello spazio e alla ricerca di intelligenze extraterrestri.</p>

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