Un'indagine sugli immigrati negli Stati Uniti rivela che una pelle più chiara corrisponde a un reddito più alto
Joni Hersch, ricercatrice in legge ed economia alla Vanderbilt
University di Nashville, Tennessee, USA, ha analizzato un'indagine del
governo americano risalente al 2003. L'indagine si riferisce a 2000
nuovi immigrati il cui colore della pelle era stato valutato su una
scala a undici punti nel corso di un'intervista faccia a faccia.
Dopo aver tenuto sotto controllo fattori come la fluenza dell'inglese
parlato, l'educazione e l'occupazione, la scienziata ha trovato che gli
immigrati con la pelle più chiara guadagnavano in media dall'8 al 15
per cento in più di quelli più scuri. Ogni punto in più sulla scala
equivaleva, in termini di aumento salariale, a circa un anno in più di
educazione.
“Sono già ben note le differenze in salario dovute alla razza e alla
nazione di origine, ma sono rimasta molto sorpresa quando, anche dopo
aver tenuto conto di queste variabili, il colore della pelle ha
mantenuto ancora un effetto indipendente,” racconta Hersch. I risultati
potrebbero dare appoggio al crescente numero di cause legali per
discriminazione basata sul colore della pelle, piuttosto che sulla
razza. Oggi come oggi è raro che questo tipo di causa abbia successo.
Hersch ha analizzato anche la relazione fra l'ammontare della paga e
l'altezza della persona. “C'è un detto popolare che sostiene che tutti
i presidenti degli Stati Uniti sono alti, e tutti gli immigrati sono
generalmente più bassi della media dei cittadini americani,” spiega
Hersch. E in effetti la scienziata ha scoperto che gli immigrati più
alti guadagnano di più, con un vantaggio dell'1 percento per ogni
pollice in più di statura. Hersch presenterà i risultati della ricerca
alla conferenza dell'Associazione Americana per l'Avanzamento
Scientifico a San Francisco il 19 febbraio.
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