Grazie ai dati del satellite WMAP, un gruppo di scienziati italiani sostiene che la forma sarebbe dovuta a un gigantesco campo magnetico o alla presenza di stringhe cosmiche
L'Universo non è rotondo, come un globo, ma è "stirato" fino a formare l'ovale di una pillola. Questa forma sarebbe causata da un campo magnetico che pervade il cosmo o da "difetti" nel tessuto dello spaziotempo.
La teoria è stata proposta in un articolo uscito sull'ultimo numero della rivista “Physical Review Letters” da un team di esperti italiani, Leonardo Campanelli dell'Università di Ferrara, Paolo Cea e Luigi Tedesco dell'Università di Bari.
I dati su cui si è basato l'articolo sono stati raccolti dal satellite Wilkinson Microwave Anisotropy Probe (WMAP) della NASA, progettato appositamente per scandagliare il cielo alla ricerca del calore emesso dal big bang oggi presente nell'Universo sotto forma di microonde. I risultati ottenuti da questo satellite sono strabilianti: grazie ai suoi strumenti si è scoperta l'età dell'Universo (13,7 miliardi di anni), il periodo in cui si sono formati i primi atomi (380 000 anni dopo il big bang) e le percentuali di materia presenti (5% materia ordinaria, 25% e 70% energia oscura).
Il satellite ha anche rivelato un’anomalia relativa al modo in cui porzioni del cielo contribuiscono alla mappa del totale delle micronde cosmiche. Quando infatti si esaminano larghe fette del cielo, le micronde sembrano essere sotto rappresentate. Se si esaminano porzioni molto piccole, le micronde invece si trovano ai livelli attesi.
Secondo lo studio italiano, ciò dipende proprio dal fatto che l'Universo è ovale e non tondo. Se l'Universo non si espande come una sfera, ma come un ellissoide si potrebbe infatti spiegare il perché della scarsa presenza di microonde su scale molto grandi. In pratica alcune parti dell'Universo non sferico si troverebbero a essere più lontane dalle altre e quindi sembrerebbero leggermente più flebili delle altre.
I calcoli di Campanelli dicono che l'Universo è circa dell'1% più eccentrico di quanto pensato fino a oggi. E la causa sarebbe la presenza di un forte campo magnetico che pervade il cosmo e "allunga" il tessuto dello spaziotempo. Campanelli però pensa anche alla possibile esistenza di oggetti come le stringhe cosmiche, strutture enormemente dense, non più grandi di un protone ma allungate su scale intergalattiche, la cui gravità distorce lo spaziotempo.
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