Un gruppo di astrofisici texani conferma l’intuizione del filosofo tedesco secondo cui questi corpi celesti avrebbero origine da nubi di polveri e gas allineate con le stelle
Un gruppo internazionale di ricercatori, grazie al telescopio spaziale Hubble, ha dimostrato quello che Emmanuel Kant (e, per la verità, anche molti scienziati) aveva teorizzato tanti anni fa: i pianeti si formano a partire da dischi di detriti spaziali in rotazione attorno alle stelle. A verificarlo è un team internazionale di astronomi guidati da G. Fritz Benedict e Barbara E. McArthur dell'Università del Texas: sono riusciti a osservare per la prima volta che un pianeta al di fuori del nostro Sistema solare è allineato con il disco di polveri e gas della sua stella. Il pianeta era stato osservato per la prima volta nel 2000 vicino alla stella Epsilon Eridani, un astro simile al nostro Sole, che si trova a circa 10 anni luce e mezzo dalla Terra, nella costellazione del Fiume. L'orbita di questo pianeta ha una inclinazione di 30 gradi rispetto a quella della nostra Terra ed è esattamente l'inclinazione del disco di polvere che circonda Epsilon Eridani. Alla ricerca, assieme al telescopio spaziale, hanno partecipato anche osservatori basati a terra come l'European Southern Observatory sulle Ande cilene.
Lo studio, comparso sulla rivista scientifica “The Astronomical Journal”, conferma dunque che l'allineamento dei pianeti con la propria stella non è tipica solo del nostro Sistema solare. Infatti, il nostro Sole, che ha 4 miliardi e mezzo di anni, è una stella che ha un'età ben diversa di quella di Epsilon Eridani, che ha solo 800 milioni di anni. In ambedue i sistemi è però evidente che i pianeti nascono da un disco di polveri e gas (che nel nostro caso si è completamente dissipato nello spazio).
Oltre 200 anni fa, Emmanuel Kant aveva proposto per primo proprio questa soluzione all'enigma della nascita dei pianeti. Gli astronomi fino ad ora hanno osservato oltre duecento pianeti extrasolari e hanno potuto rintracciare molti dischi di polvere e gas attorno alle stelle più giovani.
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