La Cina è già una superpotenza scientifica? Difficile dirlo, visto che è quasi impossibile sapere con certezza quante risorse stia investendo nello sviluppo delle scienze. Certo è che ha già superato il Giappone nella realizzazione di prodotti ad alta tecnologia.
La Cina è già una superpotenza scientifica? Difficile dirlo, visto che è quasi impossibile sapere con certezza quante risorse stia investendo nello sviluppo delle scienze. Il dilemma posto dal quesito domina il dibattito politico americano ed è trattato nell'ultimo rapporto sui trend scientifici mondiali messo a punto dalla National Science Foundation(NSF) americana.
Il rapporto biennale Science and Engineering Indicators è uno dei più letti in America dagli analisti di politica della scienza, perché offre una visione aggiornata di come il mondo stia profondamente cambiando."È un mondo che è mutato", dice Steven Beering, ex presidente della Purdue University e membro del National Science Board "anche grazie al libero flusso della conoscenza tra e dei paesi".
Il problema è che i trend segnalati nel rapporto spesso dipendono dai dati non sempre affidabili, specialmente quelli che arrivano dai paesi in via di sviluppo e dalle potenze emergenti come la Cina. In particolare le spese segnalate dai cinesi nel 2003 relative al settore della ricerca ammonterebbero a 84 miliardi di dollari, ma potrebbero essere state gonfiate di un fattore pari a quattro o cinque volte. Secondo i dati comunque, la spesa per ricerca e sviluppo è cresciuta nei paesi Ocse da 377 miliardi di dollari nel 1990 a 810 miliardi nel 2003.
Ma mentre la Cina si avvicina sempre di più al Giappone in termini di spesa nella ricerca, in Europa si registrano invece brutte notizie sul fronte dei prodotti ad alta tecnologia. Nel 1990 questa produzione era equamente divisa tra Europa, USA e Giappone con il 25% ciascuno (e il resto ai paesi emergenti). Nel 2003 invece gli USA hanno raggiunto il 40% per cento della produzione ad alta tecnologia, l'Europa è scesa al 18% e il Giappone all'11%. La Cina ha invece superato il Giappone con una produzione pari al 12%.
Astronomi italiani individuano uno dei lampi di raggi gamma più lontani nel tempo e nello spazio mai trovato finora.
Secondo una inchiesta della rivista "Nature" gli esperimenti sulla fusione nucleare da bolle di plasma non convincono.
Studio italo-americano svela che 4000 anni fa una violenta eruzione colpì i villaggi situati nella odierna area metropolitana di Napoli.
Una ricerca individua quali siti dovrebbero essere oggetto delle politiche di protezione ambientale nei prossimi anni.
Secondo una simulazione computerizzata dovremo attenderci più macchie solari di quelle dell'ultimo ciclo.
Nuove tecniche per le celle fotovoltaiche: se ne è parlato in un convegno a Roma.
Una simulazione mostra che le attuali zone aride potrebbero in futuro diventare dei veri e propri deserti.
Secondo un astronomo inglese i voli low cost diventeranno un incubo per l'esplorazione ottica del cielo.
L'edizione 2006 del premio L'Oréal-UNESCO ha premiato ancora una volta l'élite della ricerca femminile.
La calotta polare antartica si scioglie a ritmi sempre più elevati. L'allarme pubblicato sulla rivista “Science”.
Una delle scoperte attribuite ad Archimede, il più grande matematico dell'antichità, è la spirale che porta il suo nome. Ora però si viene a sapere che la civiltà minoica era a conoscenza della spirale di Archimede con oltre mille anni di anrticipo rispetto alla nascita del matematico siracusano.
Scienziati, esperti di etica, editor di giornali scientifici e avvocati provenienti da 14 paesi, riuniti a Cambridge per elaborare le linee guida globali per la ricerca sulle cellule staminali.
Robot ridotti a dimensione nanometriche potrebbero nuotare in un fluido senza perdere energia.
Piove di meno e le temperature sono un po' più alte. Sono questi i principali cambiamenti al clima italiano che si sono verificati negli ultimi 200 anni, almeno secondo una ricerca del CNR.
Un gigante per i mammiferi dell'epoca, ma piccolo rispetto ai grandi dinosauri è stato scoperto in Cina. Si tratta di un castoro di 164 milioni di anni, trovato esaminando le collezioni del Jinzhou Museum of Palaeontology cinese.
I primi Sapiens arrivarono in Europa e soppiantarono i Neanderthal molto più velocemente di quanto pensato fino a oggi. L'intero processo sarebbe durato solo 5000 anni e sarebbe avvenuto tra i 46000 e i 41000 anni fa.
Si chiama Astro F il telescopio spaziale giapponese a infrarosso destinato a disegnare la mappa dell'Universo in 3D.
Un rapporto presentato alla World Meteorological Organization smentisce le tesi di chi sostiene il ruolo del riscaldamento globale nelle ultime stagioni intense di cicloni e uragani
IBM rivoluziona il modo con cui si stampano i processori dei computer