Svelati su PNAS i segreti di nanostrutture venti volte più piccole di un globulo rosso, in grado di realizzare diagnosi mediche e imaging molecolare
Ricercatori del Rice University's Laboratory for Nanophotonics (LANP) di Houston hanno svelato i segreti delle nanouova nell’ultimo numero di Proceedings of the National Academy of Sciences (vol. 103, no. 29, pagg. 10856-10860). Cugine dei nanogusci, le nanouova sono particelle asimmetriche con proprietà ottiche che le rendono molto interessanti per applicazioni come l’imaging molecolare o le diagnosi mediche.
Queste
nanostrutture sono venti volte più piccole di un globulo
rosso, e possono essere utilizzate per concentrare la luce su regioni
di spazio molto ridotte. Ma ogni nanouovo interagisce con molta più
luce e concentra più energia su un unico punto di quanto
facciano i nanogusci.
“Ci sono degli elettroni chiamati plasmoni che sono liberi di fluttuare sulla superficie delle particelle metalliche come fanno le onde nel mare. Anche la luce viaggia sotto forma di onde e quando la sua lunghezza d’onda si somma a quella dei plasmoni si ottiene un fenomeno paragonabile a quello che vediamo quando un bambino si muove in una vasca fino a che l’acqua non si rovescia fuori”, racconta Nordlander.
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