La sonda europea è entrata in orbita attorno al secondo pianeta del Sistema solare. Dal 4 giugno inizierà la raccolta di dati scientifici.
Poco dopo le 10 del mattino dell'11 aprile, la sonda europea Venus Express è entrata in orbita attorno a Venere. La manovra di decelerazione, iniziata alle 9 e 17 che ha ridotto del 15% la velocità iniziale di 29 000 chilometri all'ora, è riuscita perfettamente. Lo ha annunciato l'Agenzia Spaziale Europea, ricordando che Venus Express non è solo la prima sonda europea a raggiungere il secondo pianeta del Sistema solare, ma anche la prima in 17 anni a tornare su Venere. A bordo ci sono vari strumenti, che inizieranno a trasmettere i dati raccolti a partire dal 4 giugno prossimo. Obiettivo della missione lo studio del pianeta e in particolare del suo intenso effetto serra.
Su sette strumenti, tre sono italiani o a partecipazione italiana: Virtis (uno spettrometro a immagine), PFS (uno spettrometro di Fourier) e Aspera (un rilevatore di atomi neutri). Gli strumenti a bordo permetteranno di indagare la storia geologica di Venere, il contributo dei diversi gas atmosferici all'effetto serra e anche di elaborare delle previsioni del tempo venusiano. Il loro compito sarà inoltre quello di svelare alcuni dei misteri che circondano il pianeta. Venere infatti, per quanto vicino alla Terra, è un pianeta poco conosciuto anche se è stato raggiunto da varie sonde, sia sovietiche che americane (sedici in totale).
L'atmosfera di Venere, composta in gran parte di anidride carbonica, avvolge il pianeta con una cappa molto fitta, intrappolando la radiazione solare e causando una temperatura alla superficie molto elevata, pari a circa 46°C. La pressione alla superficie è di 90 volte superiore a quella terrestre. Sono inoltre presenti nubi di acido solforico e venti che soffiano a circa 100 chilometri al secondo che fanno girare vorticosamente attorno al pianeta lo strato superiore delle nubi.
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