Fisici americani in una simulazione al computer riescono a ottenere l'ordine dal caos di partenza.
Una rete di pendoli connessi fra loro può essere fatta battere in sincronia facendoli muovere a casaccio. A dimostrare questo modo di ottenere ordine dal caos è stato un gruppo di fisici americani coordinati da Sebastian Brandt dell'Università di Washington di St Louis. In un articolo pubblicato sulla rivista "Physical Review Letters", i ricercatori spiegano di aver ricostruito al computer un modello della rete di pendoli. I pendoli oscillano in modo asincrono se vengono spinti nello stesso momento. Tuttavia se le spinte sono casuali, il modello mostra che tutti i pendoli possono oscillare perfettamente in sincronia.
"La cosa che è controintuitiva è che quando si introduce disordine nel sistema, il caos scompare e compare l'ordine", dice Brandt. Ma questo dipende dal fatto che c'è ancora molto da imparare sul ruolo del caos nei sistemi complessi. Per cui, Brandt suggerisce che quanto scoperto potrebbe essere importante per capire ad esempio i meccanismi legati alla sincronizzazione delle attività neurali del cervello umano. Infatti, tanto il modello al computer, quanto i neuroni del cervello sono esempi di legami non lineari, cioè non c'è una relazione lineare tra l'ammontare di forza applicata e il risultato che ne emerge.
Secondo Joe Wolfe, un fisico dell'Università di New South Wales in Australia, sebbene sorprendenti, le scoperte degli americani non sono controintuitive. "La nostra intuizione non funziona in questi sistemi, sono troppo complessi", dice. Per Wolfe, inoltre quanto scoperto ha applicazioni limitate, perché i ricercatori si sono basati su calcoli con variabili specifiche, piuttosto che su equazioni con valori ignoti. In pratica, non c'è una soluzione che possa essere usata per capire ogni singolo possibile caso. Comunque, qualche scienziato potrebbe partire da qui per cercare nuove teorie generali, ma secondo il fisico australiano siamo ancora lontani dal capire i funzionamenti dei sistemi neurali.
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