Chiamato Tiktaalik roseae è un anello mancante tra gli animali marini e quelli terrestri.
Un fossile cruciale per spiegare l'evoluzione degli animali terrestri a partire da quelli acquatici è stato scoperto in Canada. Descritta sulla rivista "Nature" (vol. 440 numero 7085), la creatura risale a circa 375 milioni di anni fa, un'epoca geologica nota come Devoniano, ed è stata definita un vero e proprio anello mancante nella storia della vita sulla Terra. Chiamato Tiktaalik roseae, il fossile (o meglio i vari fossili) è stati scoperto da Edward Daeschler della Academy of Natural Sciences di Filadelfia, Neil Shubin della Università di Chicago e Farish Jenkins dell'Università di Harvard.
L'èquipe ha scoperto i resti fossilizzati nel delta di un fiume dell'Isola di Ellesmere nelle regioni artiche del Canada. Tra i fossili sono stati trovati la parte frontale di uno scheletro di una creatura simile a un coccodrillo, con un teschio lungo 20 centimetri. La creatura aveva sia pinne che scaglie ossee ma le pinne frontali sembrano essere sulla strada di diventare vere e proprie zampe. La struttura scheletrica interna era quella di un braccio, con gomiti e polsi ma con le pinne al posto di vere e proprie dita.
Non è la prima volta che vengono trovate creature a metà strada tra pesci e anfibi. Pesci in grado di camminare nell'acqua bassa risalgono a circa 385 milioni di anni fa e pesci con zampe e dita a circa 365 milioni di anni fa. Il Tiktaalik ha una struttura sul cranio che sembra un orecchio primitivo e ha un muso lungo adatto alla cattura delle prede sulla terraferma. "Di fatto chiude un gap nelle testimonianze fossili nella transizione tra i pesci e gli animali in grado di camminare", spiega Per Ahlberg dell'Università di Uppsala in Svezia.
Una ripetizione del terremoto del 1906 distruggerebbe il 40% degli edifici cittadini.
Secondo un esperto americano Leonardo avrebbe usato una tecnica particolare, poi sfruttata nuovamente alla fine dell'Ottocento.
Esperti americani hanno misurato i parametri della seconda stella più brillante dell'emisfero settentrionale.
Le esplosioni più intense dell'Universo avvengono solo in galassie primitive e quindi non avrebbero potuto causare estinzioni sul nostro paese.
I resti rappresentano un collegamento tra gli australopiteci e gli ardipiteci, due tra i più antichi antenati dell'uomo.
Lo stadio di un missile sarà lanciato contro la superficie del nostro satellite alla ricerca di acqua.
Il successo è stato ottenuto al Fermilab di Chicago misurando la trasformazione del mesone BS.
La sonda europea è entrata in orbita attorno al secondo pianeta del Sistema solare. Dal 4 giugno inizierà la raccolta di dati scientifici.
Fisici americani in una simulazione al computer riescono a ottenere l'ordine dal caos di partenza.
Una equipe di ricercatori ha scoperto un vero e proprio paradiso perduto di specie animali e vegetali nella regione himalayana.
Il riscaldamento globale ha aumentato la portata dei fiumi che sfociano nell'Oceano Artico.
Simulazioni al computer svelano che un pianeta simile alla Terra potrebbe aver orbitato tra Marte e Giove, nella cintura degli asteroidi, all'origine del Sistema solare.
Ricercatori italiani scoprono segni di interventi sulle carie dentali risalenti al neolitico.
Il vincitore dell'importante premio per la matematica è Lennart Carleson e ha 78 anni.
Una nuova teoria sfida l'ipotesi dominante delle catastrofi: le estinzioni furono più graduali di quanto pensato finora.
Studio giapponese sottolinea che i gibboni sono magri perché manca loro un gene presente invece negli altri primati.
L'esperimento MINOS ha permesso di convalidare risultati già ottenuti nel 2002.
Realizzati cavi di materiali superconduttori ad alte temperature in grado di operare anche in presenza di campi magnetici.
Ricercatori italiani hanno ricostruito un sofisticato sistema usato ai tempi dei romani per falsificare le monete d'argento.
La capsula Foton M3 partirà nel settembre del prossimo anno per cercare di studiare il rimescolamento diffusivo.