Un giorno bellissimo

Oggi ci siamo svegliati e siamo partiti verso il Puente del Inca. Lo abbiamo visitato e Marco ci ha spiegato come si è formato, raccontandoci l’ipotesi di Darwin e quella di Lyell che era quella giusta. Ma prima ci ha fatto dire la nostra ipotesi. Dopo ci siamo fermati a mangiare i panini. (volvimos por la ruta que iba al hotel pero seguimos de largo al Bosque Darwin.)

Nel Bosco Darwin abbiamo visto grandi tronchi fossilizzati ancora in piedi. Carme e Pietro si sono seduti facendo finta che fossero dei troni. Diventava sempre più freddo perché il cielo si era rannuvolato e soffiava il vento. La strada per arrivare al Bosco Darwin è sterrata ma oggi era di fango schifoso: così abbiamo dovito fare due chilometri a piedi! Ma al ritorno il nostro carissimo autista Luis ce l’ha fatta a superare il guado e venire a prenderci. Continua

Dinosauri e rane

Stamattina, dopo colazione siamo partiti per il Lago Barreales. Una volta arrivati, siamo scesi dal pulmino e siamo entrati nella zona delle ricerche. Ci ha accolto Leandro Di Francesco e ci ha fatto vedere diversi tipi di rocce vulcaniche e sedimentarie. Il motivo era farci capire che nelle rocce vulcaniche non ci sono fossili perche la lava bollente avrebbe bruciato le ossa. Quando il vulcano va in eruzione la lava sale fino a due chilometri, e mentre cade in grandi gocce, si raffredda e torna un roccia. Nelle sedimentarie puoi trovare fossili perche sono formate da sabbia o fango che ha coperto le ossa e le ha protette. Leandro ci ha mostrato ossa di dinosauri, mucche e cavalli. Alcune ossa di mucche e cavalli erano coperte da terra secca per farci vedere come si formano i fossili. Poi abbiamo visto ossa di dinosauro e ce le ha fatte sollevare. Erano un po’ pesanti. Ci ha fatto poi vedere tronchi fossilizati: erano il cibo dei dinosauri erbivori. Quando il guardiaparco ha chiesto chi aveva domande io ho chiesto se i dinosauri starnutivano; mi ha detto che purtroppo quello non si puo sapere perche solo si sono trovate ossa. Non ci sono pezzi di nasi. Ci ha anche mostrato il “bochon” che è il sistema per proteggere le ossa quando sono trasportate. È fatto cosi: prima si copre l’ossa con carta igenica bagnata, poi gesso bagnato e tela. Alla fine, si avvolge con rete di ferro e viene portato in laboratorio per essere pulito. Continua