10 ottobre 2008
di Henri Margaron, Oscar Mondadori (2007)
Come fare per informare correttamente gli adolescenti su effetti e pericoli delle droghe senza sembrare “bacchettoni”? È questa la domanda che si è posto Henri Margaron, psichiatra e psicoterapeuta esperto di dipendenze, nell'affrontare questo libro, che attraverso l'espediente del dialogo fra un genitore e la figlia di 14 anni prova a superare la barriera generazionale per instaurare una comunicazione esauriente e libera da preconcetti: grazie alle domande della ragazza si fa luce su dipendenza, droghe pesanti e droghe leggere, effetti tossici, ma anche chiarimenti sul perché le droghe piacciono così tanto e se fanno davvero tanto male. Un libro da leggere insieme, genitori e figli.
27 giugno 2008
20 giugno 2008
di Laura Boella, Raffaello Cortina (2008)
L’uso crescente delle tecniche che consentono di osservare le aree
cerebrali attivate durante un particolare compito (PET, fMRI) sta
cambiando lo studio della fisiologia alla base delle emozioni e dei
comportamenti, e sta determinando una notevole accelerazione di tipo conoscitivo del nostro cervello. La neuroetica, spiega Laura Boella, è un ambito di ricerca interdisciplinare, lanciato nel 2002 da un convegno della Dana foundation, che riguarda questioni etiche, sociali, giuridiche, economiche, educative legate allo sviluppo delle neuroscienze.
13 giugno 2008
di Leone Arsenio, Mattioli 1885 (2007)
Leone Arsenio, responsabile del Servizio di malattie del ricambio e diabetologia dell’Ospedale di Parma, compie e racconta un interessante excursus storico-scientifico per scoprire come e perché è cambiata l’alimentazione dell’uomo attraverso i secoli. La scienza dell’alimentazione s’intreccia infatti con la storia dell’uomo.
30 maggio 2008
di Lorenzo Monasta, BFS edizioni (2008)
Nonostante il titolo, il libro non è destinato ai cani ma ai loro padroni. Per far luce sui luoghi comuni più diffusi su rom e sinti. Che siano senza fissa dimora, dediti al furto e all'elemosina sono per esempio solo alcuni dei pregiudizi in circolazione che finiscono con innalzare delle vere e proprie barriere mentali: lo racconta Lorenzo Monasta. Convinto anche che in fondo le forze politiche e mediatiche del nostro Paese strumentalizzano situazioni di disagio - che contraddistinguono la nostra società - finendo con l'attribuire determinate colpe a determinate categorie di persone.
23 maggio 2008
L'Italia e il contesto internazionale
Observa Ergon edizioni, 2008
L’Italia è uno dei Paesi Europei in cui le donne che lavorano nella ricerca guadagnano di meno rispetto ai colleghi maschi. Le donne italiane sono inoltre scarsamente presenti nei ruoli chiave del mondo della ricerca: poco più di un componente su dieci dei comitati scientifici in Italia è donna (12%), contro tre su dieci nel Regno Unito e quasi cinque su dieci in Norvegia. Questo, spiega Valeria Arzenton, tra i curatori del volume, nonostante siano donne nel nostro Paese almeno sei laureati o dottori di ricerca su dieci in medicina e farmacia e più di uno su due in scienze della vita, fisica e agraria. I dati raccolti confermano dunque che per le donne nella ricerca esiste “un soffitto di cristallo”: perché anche se molte ragazze intraprendono, con buoni risultati, gli studi scientifici, sono ancora poche le risorse femminile che vengono adeguatamente valorizzate nelle fasi successive della carriera.
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