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La musica come strumento scientifico
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A pochi mesi dalla improvvisa scomparsa di Vittorio Cafagna, matematico e musicista dell'Università di Salerno, abbiamo incontrato il suo compagno di ricerche Domenico Vicinanza, co-fondatore del laboratorio SoundLab e membro del gruppo GRID Deployment del CERN di Ginevra, che ci racconta la loro avventura umana e scientifica che li ha portati a usare la matematica per esplorare la musica e la musica per esplorare il mondo.
(5 aprile 2007)
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Angelo Camerlenghi
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Alessandro Crise
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Alfonso Bosellini
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Grazia Giberti
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Giuseppe Civitarese
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Roberto Mazzuoli
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Antonio Meloni
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Anna Riggio
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Sandro Scandolo
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Aldo Zollo
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Dario Slejko
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Franco Cucchi
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<p>Franco Cucchi si è laureato in Scienze Geologiche all'Università di Trieste nel 1972. Oggi nella stessa università è docente di Geografia fisica e di Geologia applicata e svolge un'intensa attività di ricerca, oltre a coordinare il Gruppo di Geomorfologia, Geologia Applicata e Cartografia Informatica del Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine. I suoi campi di studio sono la geologia e la geomorfologia applicate al carsismo (litologia, tettonica, morfologia epigea ed ipogea, speleologia, idrologia, utilizzo del territorio, vulnerabilità). Gli piace anche occuparsi di idrogeologia e dinamica e protezione dei versanti.</p>
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Giuliano Brancolini
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<meta http-equiv="CONTENT-TYPE" content="text/html; charset=utf-8" /><title>Borgo Grotta Gigante, </title><meta name="GENERATOR" content="OpenOffice.org 2.0 (Linux)" /><meta name="AUTHOR" content="x" /><meta name="CREATED" content="20070402;13340000" /><meta name="CHANGEDBY" content="Giuliano Brancolini" /><meta name="CHANGED" content="20070402;13340000" /><style type="text/css">&amp;lt;!--
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</p><p>Giuliano Brancolini è esperto
nell’utilizzo di metodi sismici per la prospezione del sottosuolo.
Laureato in scienze geologiche all’Università di
Trieste, ha iniziato a lavorare all’AGIP, prima a Milano e poi in
Tunisia, nel campo delle ricerche di idrocarburi. Dal 1984 è
ricercatore all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale (OGS), dove, per sei anni è stato direttore del
Dipartimento di Geofisica della Litosfera. È coordinatore
nazionale del Settore Geofisica del Programma Nazionale di Ricerche
in Antartide. Ha svolto ricerche sulle Alpi, il mare Mediterraneo e
l’Antartide, dove ha partecipato a quattro spedizioni a bordo della
nave da ricerca OGS-Explora</p>
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Tommaso Pinat
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<p>Il suo campo di ricerca principale è la sismologia. In particolare si occupa dello studio degli tsunami per la costruzione di mareogrammi sintetici di maremoti storici (per esempio, terremoto e maremoto del 1755 di Lisbona) o per il calcolo di scenari di pericolosità tsunamigenica (per esempio, area adriatica). Inoltre si occupa della struttura della zona del Mare di Scotia in Antartide, della struttura litosfera-astenosfera della regione alpina e di modellazione di sismogrammi sintetici con vari metodi a una e due dimensioni.</p><p><br /></p>
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Fulvio Crisciani
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<p>Laureato in Fisica e diplomato alla
Scuola di perfezionamento in Fisica dell’Università di Trieste, è primo
ricercatore presso la Sezione di Oceanografia chimica e fisica
“Francesco Vercelli” di Trieste deII’ISMAR-CNR (Istituto di Scienze
Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche). Nelle sue ricerche si interessa di fluidodinamica geofisica (che insegna anche
all'Università di Trieste), ed in particolare degli aspetti matematici della teoria della
circolazione a grande scala dell'oceano. L'oggetto delle sue indagini sono
le equazioni quasi-geostrofiche che costituiscono un adattamento di quelle
di Navier-Stokes per i fluidi in moto a grande scala (50-1000 km),
soggetti alla rotazione terrestre ed alla stratificazione di densità e di
corrente. È socio fondatore dell’Unione
Meteorologica del Friuli Venezia Giulia e presidente regionale del
Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale.
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Sandro de Vita
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Sandro de Vita è nato a Napoli il 29 aprile del 1960. Dal 1993 è dottore di ricerca in Vulcanologia e, attualmente, è primo ricercatore presso l’Osservatorio Vesuviano (sede di Napoli dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). I suoi interessi scientifici riguardano la vulcanologia fisica, la stratigrafia, la sedimentologia, la geologia strutturale e la geomorfologia. I suoi studi vulcanologici sono soprattutto indirizzati alla definizione della pericolosità e alla mitigazione del rischio vulcanico, attraverso la comprensione dei meccanismi eruttivi dei principali vulcani italiani.
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Fabio Romanelli
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<p>Fabio Romanelli dopo la laurea in fisica ha conseguito il dottorato in geofisica all'Università di Trieste. Attualmente è ricercatore di sismologia al Dipartimento di Scienze della Terra di Trieste. I suoi studi riguardano principalmente la variabilità del moto sismico del suolo e l'effetto della gravità sulla propagazione delle onde Rayleight che servono a studiare la propagazione delle onde gravitazionali in un mezzo liquido (tsunami).<br /></p>