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I pregiudizi rendono difficile il rapporto tra donne e matematica

Uno studio dimostrerebbe che nella scienza dei numeri le ragazze che si convincono di essere geneticamente svantaggiate rispetto ai colleghi maschi hanno meno possibilità di sfondare.

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Uno studio pubblicato dalla rivista americana “Science” (vol. 314, n. 5798) conferma che non esistono difficoltà naturali che ostacolano il successo delle donne nella matematica. La possibilità di riuscire o meno infatti dipende da come le donne stesse percepiscono l’esistenza di un pregiudizio nei loro confronti.

I ricercatori americani dell’Università della British Columbia hanno lavorato per tre anni su 220 donne, dividendole in gruppi a cui hanno somministrato letture che sostenevano posizioni opposte a riguardo del problema del genere nella scienza. A un gruppo è stata fornita una documentazione che sosteneva e dava spiegazioni sul perché le donne sono geneticamente svantaggiate rispetto alla matematica. All’altro gruppo è stato fornito materiale che parlava di come gli insegnanti di matematica trattino diversamente, soprattutto nei primi anni delle elementari, i bambini rispetto alle bambine. A tutte sono stati somministrati test di matematica.

Alla fine i ricercatori sono arrivati ad una conclusione netta: il gruppo che riceveva materiale su un presunto handicap genetico di genere aveva performance matematiche peggiori. Al contrario, il gruppo a cui si era spiegato che questo handicap ha esclusivamente ragioni sociali, di pregiudizio verso le donne, aveva le performance migliori.

Meno di un anno fa il luogo comune sull’incapacità delle donne verso la matematica era costato il posto al preside della prestigiosa università americana di Harvard. In un discorso pubblico il professor Lawrence Summers aveva infatti sostenuto che ci sono meno donne matematiche e nelle professioni scientifiche in generale, proprio perché esiste un vantaggio innato a favore degli uomini. Allora erano state le proteste a farlo dimettere. Oggi a smentirlo è lo studio di “Science”. Purtroppo, però, le difficoltà a fare carriera e a farsi riconoscere i propri meriti scientifici è ancora una realtà per le donne di tutto il mondo. Per esempio, a nessuna donna è stata mai assegnata la medaglia Fields, il massimo riconoscimento per la matematica.


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