Andrà in orbita nel settembre del 2007 la capsula Foton M3 con a bordo un esperimento italo-americano chiamato GRADFLEX destinato a studiare il comportamento dei liquidi in assenza di gravità. Il progetto in particolare cercherà di capire come funziona il rimescolamento diffusivo di liquidi di vario tipo, causato dal moto casuale delle molecole dovuto all'agitazione termica.

Si tratta di quella condizione che si verifica quando in un bicchiere si versa un qualsiasi sciroppo e sopra, lentamente, uno strato d'acqua: inizialmente si formano due strati, uno di sciroppo colorato e l'altro d'acqua trasparente. Col passare dei giorni, però, la separazione tra gli strati diviene sempre meno evidente, a causa del rimescolamento prodotto dal moto casuale delle molecole di sciroppo e di acqua.

L'obiettivo dell'esperimento orbitale è capire se il meccanismo funziona allo stesso modo in condizioni di bassa gravità. All'interno della capsula ci sono campioni di polistirolo disciolto in un liquido contenuti in apposite celle di misura sviluppate e realizzate dal gruppo di ricerca e sottoposti ad analisi volte a comprendere le proprietà delle fluttuazioni delle molecole in queste condizioni estreme.

Lo studio è importante anche sotto il profilo applicativo: un processo diffusivo che si verifica in condizioni di assenza di gravità è ad esempio quello della cristallizzazione delle proteine, fondamentale per comprendere in dettaglio la struttura delle proteine stesse. Il progetto è diretto da Marzio Giglio, direttore del Laboratorio di Ottica e Microgravità dell'Università di Milano, e vede la partecipazione del CNR-INFM. In America è coinvolta l'Università della California di Santa Barbara.