L'analisi chimica dei minerali di rame dimostra che gli scambi fra le regioni a nord e a sud del grande deserto sono iniziati 400 anni prima del previsto.
Antichi lingotti e gioielli in rame scoperti nell'Africa subsahariana sembrano portare tutti tracce di minerale di rame di origine marocchina. Un fatto questo che suggerisce come i commerci attraverso il Sahara iniziarono centinaia di anni prima di quanto comunemente pensato.
Secondo gli storici, infatti, questi commerci sono iniziati attorno al secolo VIII. Ma una ricerca di Thomas Fenn sembra indicare ora una nuova data, molto più recente. Fenn è un antropologo dell'Università dell'Arizona di Tucson che ha analizzato antichi oggetti in rame provenienti dalle cittô a sud del Sahara. Tra questi oggetti vi sono cotte di maglia, orecchini e lingotti, che venivano tradizionalmente legati alla vita per essere trasportati.
Tutti questi oggetti contengono tracce di quattro isotopi di piombo, tre dei quali derivano dal decadimento dell'uranio e di altri elementi radioattivi. Fenn ha iniziato a calcolare le quantità relative di questi isotopi per datare gli oggetti e distinguere fra loro le origini del rame.
Inizialmente pensava infatti che l'influsso del metallo trattato con tecniche tipiche delle regioni settentrionali africane avesse modificato il modo con cui veniva trattato quello scavato al sud. Le zone a sud del Sahara sono generalmente più povere di rame di quelle dell'Africa settentrionale. Con sua sorpresa però ha scoperto il rame marocchino anche in oggetti risalenti al 400 d.C., cioè a circa 400 anni prima dell'inizio dei commerci trans-sahariani.
"Il commercio sahariano è uno dei grandi misteri che non abbiamo ancora risolto - ha detto Fenn nel corso della conferenza della American Chemical Society in corso ad Atlanta -. Abbiamo testimonianze molto evidenti che alcuni oggetti e materiali venissero trasportati attraverso il deserto, ma non sappiamo quale sia stata l'ampiezza di questi traffici".
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