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Anche le scimmie studiano il clima

Per trovare il cibo si basano su temperatura e radiazione solare

Origine australiana per i coccodrilli

Alcuni primati sono in grado di utilizzare le proprie conoscenze sul clima come uno strumento per la ricerca di frutta matura di cui cibarsi. Lo afferma uno studio dell'Università di Saint Andrews (Scozia) pubblicato sulla rivista “Current Biology”. Per arrivare a questa conclusione, gli scienziati hanno studiato un gruppo di scimmie della specie Lophocebus albigena, monitorandole per 210 giorni nel loro habitat naturale nella foresta tropicale di Kibale, in Uganda.


In questo modo è stato possibile stilare un registro quasi completo sulle tecniche di ricerca dell'alimento preferito da questi primati: i fichi. La temperatura e la radiazione solare accelerano la maturazione dei frutti e delle larve degli insetti al loro interno. E i dati della ricerca indicano che le scimmie tendevano a tornare nelle zone dove avevano trovato la frutta dopo giorni caldi e soleggiati piuttosto che dopo giorni freddi e nuvolosi.


Gli studiosi hanno anche dimostrato che questo comportamento delle scimmie dipendeva dalle condizioni meteorologiche passate e non dall'odore della frutta matura. Inoltre, questa scoperta è consistente con l'idea che le scimmie prendano le decisioni in merito alla ricerca di cibo in base a ricordi episodici sulla presenza di frutta su un determinato albero in precedenza, combinati con la conoscenza del clima presente e recente, e una comprensione più in generale delle relazioni fra la temperatura e la radiazione solare e la maturazione della frutta e delle larve.


Gli autori segnalano anche che questa scoperta è coerente anche con l'idea che l'evoluzione delle capacità cognitive dei primati è almeno in parte il risultato dei cambiamenti nella facilità di approvvigionamento del cibo, come appunto la frutta matura.

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