Gli Stati Uniti si confermano alla guida del fronte dei paesi più inquinatori, con un aumento del 16% di emissioni di anidride carbonica negli ultimi 16 anni.
Un rapporto appena pubblicato negli Stati Uniti, dimostra che il paese sta continuando a emettere grandi quantità di gas serra rispetto ai livelli del 1990. I dati, resi noti dall'Agenzia di protezione ambientale federale (EPA) dimostrano che l'aumento negli ultimi 16 anni è stato del 16%.
Il rapporto prende in esame varie categorie di gas serra. Le emissioni di metano e ossidi di azoto sono calate, mentre sono aumentate quelle di anidride carbonica, cosa che ha fatto sì che le emissioni del 2004 toccassero i 7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalenti.
I risultati confermano che gli USA sono il più grande emettitore di gas a effetto serra in tutto il mondo, mentre gli altri grandi paesi industrializzati aderendo al protocollo di Kyoto si sono impegnati a ridurre le emissioni di gas in grado di causare l'effetto serra. I motivi per i quali le emissioni di anidride carbonica in America stanno aumentando così velocemente sono due: il grande traffico automobilistico e le grandi quantità di energia ottenuta da combustibili fossili che viene bruciata per rispondere alle esigenze della popolazione.
Oltre a questi eventi principali sono successe anche altre cose: prima di tutto tra il 1990 e il 2004 c'è stata una crescita del 78% nelle emissioni di anidride carbonica dalla spazzatura, in particolare per la pratica di bruciare plastiche e altri rifiuti ricchi di carbonio. Sono aumentate anche di un terzo le emissioni dalla produzione di cemento, aumento dovuto a un boom nelle costruzioni.
Delle 16 principali fonti di anidride carbonica solo sei sono quelle che hanno visto una riduzione delle emissioni: quelle da industrie di lavorazione dei metalli (in particolare ferro, acciaio, alluminio, leghe di ferro e zinco) e quelle chimiche che lavorano sull'ammoniaca e sull'acido fosforico. Ma il calo non è dovuto all'uso di tecnologie pulite, quanto a una chiusura degli impianti per una radicale ristrutturazione dell'economia americana.
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