La perforazione al largo delle coste di Panama e Costa Rica ha permesso di scoprire che la crosta è più complessa del previsto.
Per la prima volta ricercatori americani sono riusciti a bucare la crosta terrestre e a raggiungere i suoi livelli più profondi. In un articolo pubblicato sulla rivista "Science" (vol 312, n 5772), i ricercatori spiegano che la crosta al di sotto dell'oceano è profonda soli pochi chilometri. In una serie di spedizioni condotte al largo delle coste sul Pacifico di Costa Rica e Panama, gli scienziati coordinati da Douglas Wilson dell'Università della California di Santa Barbara hanno scoperto che questi strati profondi sono molto diversi da come appaiono da sopra.
La scelta delle zone al largo di Costa Rica e Panama è stata fatta sulla base di alcuni dati raccolti attraverso ricerche sismiche. Secondo i dati, infatti, la zona aveva una serie di strati superficiali più sottili rispetto ad altri punti della crosta e quindi sarebbe stato più facile raggiungere la roccia ricca di magnesio che si era accumulata nelle camere di contenimento del magma al di sotto della crosta. La perforazione è stata effettuata dalla nave Joides Resolution e il successo è stato ottenuto nello scorso dicembre. La trivella è arrivata a circa 1200 metri di profondità nella crosta senza raggiungere la camera del magma principale, ma una secondaria.
A quanto pare, insomma, la crosta inferiore sembra essere più complicata del previsto. E sebbene il successo riportato sulla rivista scientifica sia importante, un passo avanti notevole verso la comprensione della struttura della crosta, d'altro canto "non sembra che siamo riusciti ad andare molto in avanti", spiega Jeffrey Karson della Duke University di Durham, North Carolina. Insomma non si è arrivati proprio in fondo.
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