Il progetto del Large Hadron Collider rischia di affossare economicamente il grande centro di ricerche europeo.
Il centro di ricerca europeo sulla fisica delle particelle CERN in Svizzera è in difficoltà finanziarie e non riesce a raggranellare i soldi necessari a finanziare la costruzione del nuovo acceleratore di particelle Large Hadron Collider (LHC). Robert Aymar, il direttore generale del CERN ha ammesso infatti di stare costruendo LHC "senza soldi". L'indebitamento del CERN ha raggiunto quota 1 miliardo e 600 milioni di franchi svizzeri (1 miliardo di euro) su un bilancio annuale di 1 miliardo e 200 milioni.
"Il nostro laboratorio – ragiona Daniel Denegri una delle figure storiche del CERN – è l'unico in Europa a riuscire a invertire la fuga dei cervelli verso l'America e grazie a LHC potrà diventare molto più avanzato di tutti quelli esistenti al mondo". Al CERN lavorano ricercatori di tutti i paesi del mondo, anche americani, ma il laboratorio è finanziato esclusivamente dai paesi europei. I ricercatori americani inoltre, una volta terminato LHC, potranno pubblicare le loro scoperte prima di quelli europei, grazie alla superiorità americana nel trattamento dei dati.
"Questo non è giusto e dovrà essere modificato a partire dal 2008", dice Aymar, che chiede un contributo americano al CERN di qualche dozzina di milioni di franchi svizzeri. Una parte delle difficoltà finanziarie del centro dipende dagli "egoismi nazionali" di certi paesi membri, che ormai sembrano privilegiare la creazione di laboratori direttamente sul loro territorio. Il progetto LHC rappresenta un investimento di 6 miliardi di franchi svizzeri (circa 3 miliardi e 800 milioni di euro) più circa un miliardo di franchi investiti direttamente dai paesi membri.
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