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Troppa foschia sulle cascate del Niagara

La colpa potrebbe essere di alcuni cambiamenti nelle condizioni climatiche regionali.

Troppa foschia rischia di rovinare uno dei panorami più belli del mondo, quello delle cascate del Niagara. E la colpa sembra essere di un cambiamento nel microclima della regione. Da qualche anno a questa parte, i giorni con una quantità di foschia tale da rendere impossibile osservare le cascate dalle terrazze dei grandi alberghi costruiti nella zona sono aumentati notevolmente. Per un po' di tempo gli esperti hanno pensato che la colpa fosse dei grandi alberghi costruiti sul lato canadese delle cascate: edifici alti infatti potevano alterare il microclima locale, alimentando attraverso correnti d'aria un "pennacchio" più alto del solito dell'acqua delle cascate, che favoriva la formazione della foschia. Nonostante alcuni esperimenti condotti nella galleria del vento avessero almeno in parte confermato questa teoria, ora un nuovo studio dell'Università di Buffalo sottolinea il ruolo centrale giocato dalla temperatura.

"La quantità di foschia non è determinata dalle correnti d'aria, quanto dalla temperatura dell'acqua e dell'aria", spiega il geologo Marcus Bursik che ha condotto lo studio. Dall'analisi dei dati è emerso che più grande è la differenza tra le temperatura dell'aria e quella dell'acqua, maggiore è la quantità di foschia e più spessa la coltre che impedisce la vista del panorama delle cascate. Bursik, che è un esperto di vulcani, ha scoperto che il pennacchio di fumo e polveri creato da una eruzione e quello di particelle d'acqua creato dalla cascata sono piuttosto simili. Il suo studio dimostra che il pennacchio di acqua è più alto durante l'inverno e l'autunno, quando la temperatura dell'aria è più fredda di quella dell'acqua. E il fatto che si noti una tendenza ad avere sempre più giorni di foschia, potrebbe dipendere da un cambiamento nel microclima della zona.

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