Esperti americani hanno misurato i parametri della seconda stella più brillante dell'emisfero settentrionale.
Vega, la seconda stella più brillante dell'emisfero settentrionale, è più complessa di quanto previsto fino a oggi. E questo potrebbe avere un ruolo importante, dal momento che la stella è anche usata come standard con cui confrontare altre stelle e su cui calibrare le osservazioni.
La conferma arriva da nuove analisi pubblicate su "Nature" (vol. 440 n. 7086) condotte da Deane Peterson, un astronomo della Stony Brook University di New York, con il Prototype Optical Interferometer della Marina americana in Arizona. Dai dati emerge che la stella ruota più velocemente del previsto, ha un differente orientamento e sembra essere due volte più vecchia di quanto calcolato. Età avanzata anche per il disco di polveri che la circonda, cosa che getta nuovi interrogativi sul processo di formazione dei pianeti.
Situata a 25 anni luce da noi, Vega è stata considerata una stella con uno spettro luminoso piuttosto semplice, e per questo viene usata come elemento di calibrazione per la misura di altre stelle. Le osservazioni di Peterson invece dimostrano che la sua luminosità non è costante.
Da questa scoperta si è trovato inoltre che l'asse della stella punta diretto verso di noi. La velocità di rotazione poi è pari al 90% della velocità necessaria per disintegrare la stella, e provoca una temperatura ai poli superiore di 2 mila gradi rispetto all'equatore. Questi dati hanno importanti ripercussioni, soprattutto sull'età della stella: di solito l'età si calcola in base alla composizione chimica della superficie, ma dato che la velocità di rotazione è molto elevata i diversi strati di gas che compongono la stella si sono mescolati modificando così la composizione chimica superficiale. L'età di Vega sarebbe quindi 570 milioni di anni, invece che 350 milioni di anni, come precedentemente stimato.
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