Sopra l’Antartide sono comparsi le rare nubi nottilucenti. I ricercatori avrebbero rilevato al loro interno la temperatura più bassa mai registrata sul pianeta
Alcune rare formazioni nuvolose color madreperla comparse sull'Antartide nell’estate di quest’anno (2006) sarebbero un possibile indice del riscaldamento globale. Ne hanno dato notizia ricercatori dell'Australian Antarctic Division di stanza nella stazione meteorologica australiana di Mawson. Conosciute come nubi nottilucenti (nacreous o noctilucent), queste nuvole sono causate da condizioni climatiche estreme e, secondo gli studiosi, dipendono dall'aria in risalita sulle montagne antartiche durante l'inverno. Riescono a formarsi solo con temperature inferiori ai —80°C.
Renae Baker, uno dei meteorologi della ricerca, ha dichiarato che la temperatura nelle vicinanze delle nuvole — a circa 20 chilometri di altezza — è stata rilevata essere di —87°C. "È la più bassa temperatura mai registrata sulla Terra" ha detto Baker, che ha fotografato le nuvole.
Secondo uno dei ricercatori, Andrew Klekociuk, queste nuvole sono così rare che la curiosità che hanno suscitato appare giustificata in pieno. "Devi stare dalla parte giusta del mondo in inverno e avere il sole appena sotto il tuo orizzonte per vederle" ha detto il ricercatore. "Le nubi nottilucenti — ha aggiunto — rivelano le condizioni estreme dell'atmosfera e testimoniano i cambiamenti a livello chimico che stanno distruggendo l'ozono della stratosfera".
Secondo lo studioso l'abbassamento della temperatura della stratosfera, fra gli 8 e i 50 chilometri di altitudine, è un segno del peggioramento del riscaldamento globale. "Lo hanno dimostrato i dati raccolti negli ultimi 25 anni" ha spiegato Klekociuk. Queste nuvole si creano al tramonto, quando la luce che sta svanendo passa attraverso sottili cristalli di ghiaccio sospesi nell'aria e spira una raffica di forti venti di aria stratosferica. I venti misurati all'altezza delle formazioni nuvolose hanno raggiunto una velocità di 230 chilometri all'ora.
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