È un micione di otto mesi, sepolto a pochi centimetri dal suo padrone. Secondo gli archeologi, la scoperta sarebbe la prova definitiva che l'amicizia tra uomo e gatto è molto più antica di quanto non si pensasse finora.
Sull'isola di Cipro è stata scoperta la testimonianza più antica della domesticazione del gatto: una tomba contenente i resti del felino con quelli di un essere umano, probabilmente il suo padrone. Lo rende noto uno studio pubblicato sulla rivista Science.
La scoperta indicherebbe che la domesticazione del gatto è molto precedente a quanto sinora ritenuto, cioè alla civiltà egizia. Con il ritrovamento, infatti, la data di nascita dell'amicizia tra uomo e gatto si sposterebbe all'indietro di altri cinquemila anni.
Quella trovata a Shillourokambos, il grande villaggio cipriota abitato a cavallo tra il 7000 e l'8300 a.C. sarebbe la prima prova archeologica della lontananza dei rapporti tra uomini e felini, già sospettata dagli archeologi.
L'ipotesi è che alcuni gatti selvatici abbiano iniziato a mescolarsi con gli uomini già all'inizio della rivoluzione agricola, avvenuta all'inizio in Medio Oriente tra gli 11 mila e i 10 mila anni fa. "I gatti potrebbero essere stati attratti dalle colonie di topi che insediavano i granai accumulati dai primi insediamenti umani.", ha spiegato Jean-Denis Vigne del CNRS-Muséum National d'Histoire Naturelle, di Parigi. "Molto presto gli uomini si devono essere accorti che avrebbero potuto utilizzare i felini per tenere sotto controllo la popolazione di topi che saccheggiava le scorte alimentari accumulate".
Nel corso degli anni Ottanta fu anche scoperta, sempre a Cipro, una mandibola di gatto, animale non originario dell'isola e quindi verosimilmente introdotto sull'isola insieme ad altre specie animali, come le anatre. Ma la sola introduzione della specie non rappresentava la prova della sua domesticazione. Gli scavi sono stati effettuati sotto la direzione di Jean Guilaine del Collège de France.
Grandi speranze per Marsis, il radar italiano a bordo della sonda Mars Express. L'asso nella manica della missione Esa è in grado di scandagliare fino a cinque chilometri di profondità dalla superficie di Marte. E potrebbe essere sua l'ultima parola sulla presenza di acqua su Marte.
Chiarito il mistero delle rotte infallibili degli uccelli migratori: non sarebbe soltanto la capacità di avvertire la direzione dell'asse magnetico terrestre a indicare agli stormi dove è il nord. Ma anche l'osservazione del Sole, che tramonta sempre a ovest.
Il vecchio detto potrebbe essere al capolinea. Uno studio pone l'attenzione sullo stato di salute dei pesci. Potrebbe esserci il rischio di sottostimare una situazione di riduzione drastica del numero degli esemplari.
Le connessioni fra le diverse, e sempre nuove, discipline scientifiche costruiscono una rete di rapporti complessi, in continua evoluzione anche grazie alle possibilità fornite dalla tecnologia. Qualcuno ha cominciato a disegnare le prime mappe per orientarsi in questa rete del sapere contemporaneo.
Intrappolare nei pozzi di petrolio nel sottosuolo l'anidride carbonica emessa dalle attività umane costa troppo. La bocciatura del progetto arriva dal governo britannico: troppo costoso, quindi non sostenibile.
L'intuizione fulminea e illuminante che ci fa risolvere i problemi più insidiosi ed esclamare "Eureka!" quando finalmente abbiamo la soluzione in pugno, è stata per la prima volta studiata con le tecniche di imaging cerebrale.
La scoperta ci potrebbe avvicinare alla comprensione di questa malattia infiammatoria cronica dell'intestino, per la quale non esistono ancora terapie in grado di portare a guarigione e le cui cause sono tuttora oscure.
Viaggiano quasi sospesi da terra e sono velocissimi. Peccato che Maglev, i treni a levitazione magnetica facciano un gran fracasso, fastidioso per chi abita vicino alla ferrovia quasi come quello del rombo di un aeroplano.
Le immagini di Saturno della sonda Cassini raccontano, per la prima volta con grande precisione, di due tempeste enormi che si sono rincorse e poi fuse tra loro sulle superficie di Saturno, il pianeta più ventoso del Sistema Solare.
Un rapporto del Comitato di bioetica del Governo statunitense ribadisce il no alla clonazione riproduttiva e avanza norme più rigide per l'uso degli embrioni. Gli effetti sulla ricerca? Quasi nessuno, perché il riferimento è a embrioni troppo "vecchi" per gli studi di laboratorio.
Si chiama Cement-Lock, la nuova tecnica che permette di recuperare e riciclare il materiale che si ricava dragando i fondali dei porti e dei canali. Lo smaltimento di questi fanghi è sempre stato problematico, a causa della sua contaminazione da diversi tipi di inquinanti.
Nello spazio da meno di dieci anni, la sonda europea Soho ha permesso di individuare 750 nuove comete, grazie anche all'aiuto di moltissimi astrofili di tutto il mondo, che possono scaricare liberamente da internet le immagini inviate dallo spazio.
Si chiama Sagittarius A* ed è quaranta milioni di volte più massiccio del Sole. È il buco nero al centro della Via Lattea, scoperto nel 1974 e studiato da trent'anni. Grazie ai radiotelescopi, un team internazionale ha potuto dare una stima precisa delle sue dimensioni.
Il censimento dei molluschi terrestri e di acqua dolce mette in allarme i biologi. Sono il gruppo con più specie a rischio di estinzione. E, inoltre, il loro declino è un importante campanello d'allarme per chi studia la salute degli ecosistemi.
Per la prima volta, possiamo vedere un faraone immortalato di fronte. Si tratterebbe di Hatshepsut, l'unico faraone donna della storia egizia. Per gli archeologi spagnoli, autori dell'incredibile scoperta, l'immagine sarebbe stata disegnata a scopo didattico, per gli apprendisti pittori del re.
L'analisi genetica dei funghi dei pini della tenuta laziale ha rivelato forti analogie con le varietà che colpiscono le foreste del Nord America. L'ipotesi più plausibile è che le spore abbiano viaggiato con l'equipaggiamento militare americano durante la seconda guerra mondiale.
È una scoperta importante per capire come dalle pinne si sono evoluti gli arti, quella fatta in Pennsylvania di un fossile di omero, con caratteristiche a metà strada tra quelle di una pinna e quelle di una zampa posteriore. Fornirebbe l'anello di congiunzione tra pesci e anfibi.
In attesa dell'arrivo della missione Cassini-Huygens, un modello di oceanografia spaziale al computer ha descritto i moti ondosi degli oceani di Titano. È stato presentato al congresso annuale della Royal astronomical society.
Il declino del numero di specie animali da allevamento mette in allarme la Fao: nel futuro potremmo non essere in grado di fronteggiare carestie o epidemie. Perché la diversità animale è come un'assicurazione per il futuro.