Il 19 febbraio 2004 il Parlamento Italiano approva la prima legge di bioetica italiana: "Norme in materia di procreazione medicalmente assistita", conosciuta anche come Legge 40. Prima e dopo la legislazione, il dibattito sulla fecondazione assistita è stato fortemente acceso, a volte confuso. Le tecniche che la scienza moderna offre per far fare un bambino anche a chi, attraverso vie naturali, non potrebbe averlo, aprono una discussione dove la ricerca scientifica si incrocia con l'etica e la legge si interseca con filosofie e religioni. Il tema è chiaramente controverso e, come spesso accade anche nelle questioni scientifiche, ricco di dubbi, domande e incertezze. Tentativo delle interviste e dei materiali raccolti in questo Speciale di Ulisse è l'apertura di un varco, uno dei tanti possibili, per osservare e saperne di più.
È il 25 luglio del 1978 quando, in Inghilterra, nasce una bimba il cui embrione si è formato in una provetta. Da allora la scienza ha sviluppato nuove tecniche, i trattamenti medici sono divenuti più leggeri e meno invasivi. Uomini e donne con problemi di sterilità e infertilità, affetti da malattie genetiche o infettive, possono pensare, da allora, di non essere obbligati a dover rinunciare alla propria genitorialità. In Italia, grazie all'intervento della medicina, sono nati circa 50 000 bambini. Parallelamente al diffondersi delle nuove applicazioni tecnologiche in campo medico, avanzano nella società numerose domande: cosa è legittimo fare in laboratorio? fino a che punto può spingersi la ricerca scientifica? Come può la legge intervenire nel regolamentare la scienza, le sue applicazioni o la libertà di un individuo di decidere del proprio corpo?
In Medicina della Procreazione Medicalmente Assistita Antonino Forabosco, professore dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e direttore del dipartimento di Genetica Medica al Policlinico di Modena, spiega in che consistono le tecniche di procreazione medicalmente assistita, qual è il significato di fecondazione eterologa, quali sono le coppie che ricorrono alla scienza per avere un figlio, e con quali i rischi. Nel saggio Cellule staminali e clonazione Silvia Garagna, biologa del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo di Pavia, disegna le attuali linee di ricerca, i successi, le ambizioni e i limiti della biologia moderna; mentre nei saggi Le scienze della vita e le Corti e Commenti agli articoli 1, 4, 5, 7 della Legge sulla procreazione assistita il giudice Amedeo Santosuosso, tra i fondatori della Consulta di bioetica, definisce alcune linee per orientarsi nel mondo complesso dell'etica e della legislazione.
Nello spazio delle interviste sono raccolti punti di vista di alcuni esperti su questioni legali, etiche e sociali. L'avvocato Riccardo Villani, professore al dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Ferrara, affronterà delicati temi legali, come il confronto tra diritti dell'embrione e donna e il dialogo tra scienza e legge; mentre Cinzia Caporale, presidente del Comitato di bioetica dell'UNESCO, racconta le principali questioni etiche legate alla fecondazione medicalmente assistita e come, negli ultimi quarant'anni, sono cambiati nella nostra cultura e nel nostro pensiero le idee di nascita e la riproduzione. Infine la giornalista, Chiara Valentini, autrice dell'inchiesta La fecondazione proibita, pubblicata da Feltrinelli, descrive come embrioni, bimbi, e provette sono stati rappresentati dai media dagli anni Ottanta a oggi.