Uno snack sonoro per i momenti di relax. Tra strani felini, prove di abilità matematica e radio con un cuore piccolissimo. È breve e leggero, ma c’è un po’ di sostanza… a saperla cercare.

(musica: Vulsor, http://www.jamendo.com; suoni: Calethos, Connum, Corsica_S, ERH, Fishdog, kpaul, Inimitated, oscillator, reinsamba, roubignolle http://freesound.iua.upf.edu)

Wiki, blog, youtube stanno cambiando il panorama dell’informazione che si trasforma sempre più in dialogo e conversazione, con la partecipazione attiva dei lettori grazie alla natura interattiva dei nuovi media partecipativi. Ma Wikipedia realizza l'ideale della conoscenza collettiva? Risponde a questa e altre domande Derrick de Kerckhove, direttore del McLuhan Program in Culture & Technology.

Sarà presto in libreria Zero comments. Teoria critica di Internet (Bruno Mondadori), libro in cui il teorico olandese dei media Geert Lovink delinea una teoria generale dei blog, un fenomeno esplosivo che ha attratto i professionisti dell'informazione e i teorici della comunicazione, ma che Lovink considera anche una pratica nichilista e autoreferenziale. Circa un anno fa, di questo libro e di blogosfera abbiamo discusso con Franco Carlini, giornalista, saggista e teorico del web scomparso l'estate scorsa, ma ancora un riferimento importante per la comunicazione scientifica. Ne riproponiamo oggi l'intrevista.

Wikipedia è il sistema di produzione di informazione collaborativo più famoso, la prima enciclopedia on line, redatta con contributi spontanei di volontari di tutto il mondo. Un vero colosso del web: tra i primi dieci siti più visitati al mondo, con circa 7 milioni di voci, in 250 lingue.  In un sistema in cui tutti possono produrre e distribuire contenuti informativi chi garantisce l’attendibilità delle informazioni? Luca de Alfaro, dall’Università della California (Santa Cruz), ci informa di software capaci di valutare l'attendibilità delle voci dell'enciclopedia segnandola al lettore con dei colori.