I mestieri dei vulcani

Avventura, fascino per le forze possenti e primordiali racchiuse nei vulcani, moderne tecnologie, misteri ancora da svelare… sono alcuni dei motivi per appassionarsi ai vulcani e decidere di diventare un vulcanologo da grande. Ma che cosa fanno i vulcanologi? Vediamolo qui.

Monte Sant'Elena
Simulazione al computer del vulcano del Monte Sant'Elena (Washington, Usa)
(foto: Jerry7171 - Flickr.com)

È quello più simile agli studiosi del passato, quelli di cui possiamo leggere le testimonianze nelle pagine successive. Il vulcanologo classico raccoglie campioni di rocce e le analizza, cercando al loro interno anche i minimi indizi per capire che cosa succede nelle eruzioni, redige delle mappe dei vulcani nel mondo, segue lo sviluppo delle eruzioni… Va in giro con il martello da geologo, la pala e la bussola, zaino in spalla indossa vestiti e scarpe da montagna.

Il tipo chimico: geochimico

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Analizza tutte le sostanze presenti nelle rocce vulcaniche, soprattutto quelle in piccole tracce, e i gas che vengono liberati dai vulcani… per questo a volte deve rischiare la vita e molto spesso respirare sostanze altamente tossiche a temperature elevatissime. Preleva queste sostante direttamente dalla bocca del vulcano, le chiude in boccette sigillate e le porta in laboratorio per analizzarle con calma. Per analizzare i gas emessi durante le eruzioni, i vulcanologi usano degli strumenti a bordo di satelliti o di aerei.

Il tipo fisico: geofisico

Usa le onde che si propagano fino in superficie, quando grandi quantità di magma si muovono nelle profondità terrestri. Queste onde sono come dei piccoli terremoti che informano su quello che sta capitando e possono permettere di prevedere un’eruzione con un po’ di anticipo.

Il tipo sperimentale

Lavora in laboratorio e cerca di ricostruire vulcani in scala ridotta per capire certi aspetti specifici: come si muove il magma, come scorre la lava, come vengono liberati i gas, come si formano e si distruggono i crateri ecc.

Il tipo da computer

Usa la matematica e dei software appositi per simulare i processi vulcanici. Ci mette dentro i vari dati e i vari parametri e poi vede che cosa viene fuori. Confronta con quello che succede nella realtà fino a che il suo modello si comporta proprio come un vulcano vero. Così si capisce quali sono le condizioni affinché succedano certi eventi piuttosto che altri.