Misuriamo la nostra impronta ecologica

L’impronta ecologica è un metodo di misurazione che indica quanto territorio biologicamente produttivo viene utilizzato da un individuo, una famiglia, una città, una regione un Paese o l'intera umanità per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera. Il metodo è stato elaborato nella prima metà degli anni Novanta dall'ecologo William Rees della British Columbia University e poi approfondito, applicato e largamente diffuso a livello internazionale da un suo allievo, Mathis Wackernagel, oggi direttore dell'Ecological Footprint Network, il centro più autorevole e riconosciuto a livello internazionale.

Il metodo consente di attribuire, sulla base dei dati statistici di ogni paese e delle organizzazioni internazionali, un’impronta ecologica di un certo numero di ettari globali pro capite come consumo di territorio biologicamente produttivo.

Il WWF utilizza dal 2000 il metodo di calcolo dell’impronta ecologica nel suo rapporto biennale Living Planet Report, commissionando a Wackernagel e al suo team il calcolo delle impronte ecologiche di tutti i paesi del mondo. Secondo i calcoli più recenti l'impronta ecologica dell’umanità è di 2,2 ettari globali pro capite, mentre quella dell'Italia è di 3,8 ettari. Soprattutto nei paesi ricchi dovremmo ridurre il nostro peso sull'ambiente e sulle risorse del Pianeta: dobbiamo ridurre la nostra impronta ecologica. ”

Dal sito del Wwf Italia

  • Materiali

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Procedura

Foto di Zebble

Vai sul sito della provincia di Bologna e segui le istruzioni:

il calcolatore dell'impronta ecologica, dal sito della provincia di Bologna.

Un bel sito, però in inglese, dove puoi calcolare la tua impronta ecologica sono e leggere un sacco di informazioni è My Footprint, e puoi provare anche Ecological Footprint.