Le isole che abbiamo visitato

Baltra

Le otarie all’imbarcadero dell’isola Baltra

Le otarie all’imbarcadero dell’isola Baltra

È una piccola isola dove ha sede il principale aeroporto delle Galápagos.

Quando si arriva al porto, pellicani e sterne ti danno il benvenuto. Da qui si può cominciare una prima esplorazione della natura delle isole.

Nel passato era una base militare americana, oggi è la sede di una base militare ecuadoriana, ed è l’isola che ha subito di più l’influenza della presenza umana.

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Santa Cruz

L’altopiano di Santa Cruz

L’altopiano di Santa Cruz

Detta anche Indefatigable (infaticabile), Santa Cruz è l’isola più centrale dell’arcipelago ed è anche la più abitata.

La città di Puerto Ayora è la base di partenza per tutte le escursioni e qui si trova la sede principale del Charles Darwin Research Centre.

Sull’isola ci sono tutti diversi tipi di vegetazione, anche se una gran parte della flora originaria è stata distrutta da nuove piante e animali introdotti dagli uomini.    
La zona a sud-ovest è più umida, dato che viene battuta dai venti alisei.

L’isola ospita moltissimi uccelli, tra cui nove specie dei famosi fringuelli studiati da Charles Darwin, e il raro petrello delle Galápagos (Pterodroma phaeopygia).

Vicino a Puerto Ayora c’è una delle più belle spiagge delle isole, raggiungibile camminando per poco più di mezz’ora (2,5 chilometri) lungo un sentiero molto curato che si snoda tra un bosco di cactus. Attenzione: tra novembre e febbraio le tartarughe di mare vanno a fare il loro nido nelle dune dietro la spiaggia. Non bisogna disturbarle. Ancora oltre, verso l’estremo ovest della baia Tortuga, si raggiunge una laguna orlata di magrovie. Le iguane marine si nascondono nelle rocce tra le spiagge, e i granchi scavano piccole tracce nella sabbia.
 
Sull’isola ci sono molti tunnel di lava, vicino a Mirador a 3 chilometri da Puerto Ayora sulla strada per Bellavista e altri a 1 chilometro da Bellavista: ci vogliono 30 minuti per attraversarlo a piedi. Non dimenticare la torcia.

Nella stagione secca, a El Chato Tortoise Reserve si possono vedere le tartarughe giganti. Il percorso parte da Santa Rosa, 22 chilometri da Puerto Ayora.

Mentre tartarughe di mare, squali longimano o squali oceanici dalle punte bianche (Carcharinus Longimanus), aquile di mare, pellicani e aironi possono essere visti vicino alla Caleta Tortuga Negra, una tranquilla laguna dove non è possibile attraccare né si può accedere con barche a motore.

Al Cerro Dragón ci sono iguane di mare e qualche volta dei fenicotteri.

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Seymour

La costa dell’isola di Seymour (c’č un pellicano tra le rocce)

La costa dell’isola di Seymour (c’č un pellicano tra le rocce)

È separata da Baltra da un canale.
Seymour è lunga, stretta e arida, ma interessante. Un sentiero circolare di circa 2,5 chilometri conduce tra le più popolose colonie di uccelli delle isole. Ci sono magnifiche fregate e sule dai piedi blu, che sono la principale attrazione. In qualunque stagione si arrivi ci sono sempre uccelli che si corteggiano, o si accoppiano o covano o accudiscono i piccoli.

Ci si può avvicinare ai nidi: alcune sule dai piedi blu decidono di fare il nido proprio sul sentiero. Si possono osservare anche i gabbiani codadirondine e altri uccelli, otarie, iguane marine e qualche volta le iguane di terra e i serpenti delle Galápagos.

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Plazas

Il paesaggio invernale su Plaza

Il paesaggio invernale su Plaza

Sono due isolette proprio a est di Santa Cruz. Su quella più a sud, c’è un bel bosco di cactus Opuntia, dove vivono molte iguane di terra.

Percorrendo un sentiero di circa 1 chilometro si arriva a una colonia di otarie e a una scogliera alta 25 metri dove fanno il nido i gabbiani codadirondine e altri specie di uccelli.

La scogliera è un ottimo posto per osservare molti uccelli marini, tra cui pellicani, fetonti beccorosso (Phaethon aethereus mesonauta), fregate e berte di Audubon.

Puoi nuotare tra le otarie e se ti spingi un po’ al largo può capitarti di vedere una manta “volare” nel mare.

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Santa Fé

Il paesaggio dall'isola di Santa Fé

Il paesaggio dall'isola di Santa Fé

Questa piccola isola è ricoperta quasi completamente da una foresta di cactus giganti della specie Opuntia echios barringtonensis.

Si arriva via mare in una baietta ben protetta, con il fondo sabbioso e l’acqua cristallina. Qui si può nuotare in compagnia delle giovani otarie. Ma attenzione ai maschi grandi: sono aggressivi.

Con la maschera si possono vedere pesci chirurgo codagialla, pesci sergentemaggiore, donzelle e pesci pappagallo.

Non mancano inoltre le cernie, i trigoni e gli squali pinnabianca (che sono innocui).

Sull’isola vivono anche dei roditori dalle grandi orecchie che sembrano usciti da un film di Disney, e soprattutto le iguane di terra che sono endemiche di Santa Fé.

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Española

Il soffio dell'oceano a Punta Suarez, sull'isola Española

Il soffio dell’oceano a Punta Suarez, sull’isola Española

All’estremità orientale dell’arcipelago si trova l’isola di Española. La varietà di formazioni geologiche e la ricchezza di vita animale ne fanno una meta prediletta da molti visitatori.

Uno degli aspetti geologici più interessanti è il “soffione dell’oceano”, una spaccatura della roccia lavica da cui fuoriesce un enorme spruzzo di acqua e vapore alto quasi 25 metri. Questo spettacolare fenomeno è dovuto alla pressione dell’acqua dell’oceano che si incanala nelle fessure della roccia e ne fuoriesce impetuosamente con un forte frastuono.

Stando seduti sulle scogliere della parte meridionale dell’isola, si può sentire in lontananza il rumore del “soffione dell’oceano” e ammirare gli eleganti albatros marezzati, (Phoebastria irrorata) endemici di Española, mentre planano sfruttando le correnti termiche.

Spesso i visitatori possono ammirare lo spettacolo delle sule che si tuffano in mare vicino a riva per pescare e dei fetonti beccorosso che planano lungo i bordi delle scogliere.

L’isola è l’unico posto delle Galápagos in cui si può osservare la nidificazione dell’albatro marezzato. Le danze di corteggiamento sono molto appariscenti: i partner puntano i becchi verso il cielo, poi ingaggiano un finto duello a colpi di becco, producendo un rumore come di nacchere.

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Floreana

Fenicotteri rosa a Punta Cormoran, sull'isola Floreana

Fenicotteri rosa a Punta Cormoran, sull’isola Floreana

È stata la prima isola a essere abitata dagli uomini, che hanno introdotto su Floreana molte specie di animali. Il risultato è che le tartarughe si sono estinte. Oggi ci abitano poche persone.

 È l’unica isola dove si trova ancora il fringuello arboricolo di Charles.

A Punta Cormorano — dove la sabbia è umida e di colore verdastro per la presenza di un minerale vulcanico chiamato olivina — non ci sono cormorani (nonostante il nome!) ma molti fenicotteri.       
Se si sta fermi e in silenzio si avvicinano fino a 5 metri. Un sentiero attraversa il promontorio nel suo punto più stretto.

Dall’altra parte c’è una spiaggia di sabbia finissima su cui crescono tipiche piante litorali e si possono ammirare le farfalle endemiche delle Galápagos (Agraulis vanillae galapagensis), che appartengono alla famiglia delle ninfalidi.

Le tartarughe fanno il nido qui tra dicembre e marzo, e per rispettare la loro presenza è proibito nuotare.

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Bartolomé

Il paesaggio vulcanico dell'isola Bartolomé

Il paesaggio vulcanico dell’isola Bartolomé

Una delle isole più piccole dell’arcipelago, Bartolomé, con i suoi caratteristici pinnacoli di roccia, è una delle mete più note ai visitatori.

Bartolomé si trova a sud dell’equatore e a est di San Salvador, ed è disseminata di coni vulcanici e colate di lava. Si sale lungo le pendici di un vulcano percorrendo centinaia di scalini realizzati con la lava e il legno locale.Dopo frequenti soste per ammirare lo spettacolare paesaggio lunare, si raggiunge la sommità del vulcano centrale.                                           

Da lassù, ovunque spazi lo sguardo, appaiono evidenti i segni dell’origine vulcanica delle isole. Sulla vicina isola di San Salvador, le più recenti colate di basalto ricoprono la vecchia lava ormai fratturata. Tunnel di lava collassati corrono giù per i pendii del vulcano fin quasi al mare.

A bordo di un “panga”, una piccola imbarcazione locale, è possibile navigare attorno i pinnacoli di roccia e ammirare i pinguini che nidificano sulle sporgenze di lava, o che nuotano attorno alla barca. Osservando attentamente è possibile scorgere squali di scogliera pinnebianche che pattugliano le formazioni di lava sottomarine.

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Genovesa

Una sula piedirossi, sull'isola Genovesa

Una sula piedirossi, sull’isola Genovesa

Genovesa è lontana ma vale il viaggio. Detta anche Tower Island (isola della Torre) dal nome di un ammiraglio inglese, è piatta con un grande cratere sommerso nel quale si può navigare.

Le pareti del cratere formano delle scogliere alte 25 metri e si immergono per 60 metri in profondità sotto il mare. Qui vive la colonia più popolosa di sule dai piedi blu e molte fregate.

La baia di Darwin ha una spiaggia di sabbia bianca corallina tagliente: non camminateci a piedi nudi.

Le anatre codone guancebianche (Anas bahamensis) nuotano nella laguna, mentre nitticore violacee (Nyctanassa violacea) stanno appollaiate sulle rocce, le tortore delle Galápagos (Zenaida galapagoensis) si occupano dei fatti propri e i gabbiani fuligginosi (Larus fuliginosus ) stridono in coro.

Circumnavigare l’isola con una barca è l’unica possibilità per osservare le ritrose otarie (o arctocefali) delle Galápagos.

Il sentiero in cima all’isola è fatto tutto di lava sottile, e i passi risuonano sul terreno duro. La passeggiata di circa 2 chilometri è l’occasione per osservare molti animali e piante, tra cui la sula piedirossi (Sula sula) nella vegetazione più fitta, e i cactus della lava (Brachycereus).

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