Era scontato che saremmo partiti in ritardo. E infatti è così. L’idea era di partire verso le 8:30 e invece il bus con Luis e Sergio alla guida parte alle 9:22. Ci fermiamo per fare una fotocopia del documento di viaggio con i nostri nomi necessario per il viaggio. Attraversando la città la ammiriamo: ampi viali, molto verde, palazzi sontuosi. La Casa Rosada dove vive la presidente Cristina Kirchner, la Plaza de Mayo, il Cabildo. Pablo ci racconta qualcosa… ma è solo uno sguardo fugace. Le strade sono lunghissime, ordinate in riquadri perfetti. I numeri delle vie arrivano facilmente alle migliaia, ci sono strade che arrivano anche a decine di migliaia. In questo paese così grande (10 volte l’Italia) piace pensare in grande in tutto, anche nella numerazione delle vie. La numerazione comincia infatti da 100, non esistono numeri civici inferiori… e a ogni isolato scatta il centinaio successivo. Quindi avremo l’isolato con i numeri da 100 a 200, poi da 200 a 300 e così via. In questo modo la numerazione è anche una unità di misura della distanza. Se sono, per esempio, al numero 1256 di una certa via e devo andare al 3408, so che devo fare 22 isolati perché 34 – 12 = 22. Continua