SCS 2008

Chi non ha sentito parlare di sostenibilità alzi la mano! Al giorno d’oggi questo termine è molto usato e a volte abusato. Proprio per questo abbiamo deciso di chiedere chiarimenti a qualcuno che della sostenibilità ha fatto uno stile di vita, oltre che un ambito di ricerca.

In questa breve intervista Elena Camino, ricercatrice presso l’Università di Torino e docente di didattica delle Scienze Naturali e di Fondamenti di Sostenibilità, illustra la sua posizione sulla sostenibilità e il ruolo che la scienza moderna avrà nell’affrontare le problematiche socio-ambientali.
Nella sua carriera si è particolarmente interessata di strategie educative, di relazioni tra linguaggio e scienza e delle scienze della sostenibilità. La sua esperienza nella sostenibilità non è solo teorica, ma anche applicativa, è collaboratrice di una ONG in India che si prefigge lo scopo di aiutare i contadini dei villaggi indiani a migliorare le proprie condizioni di vita, secondo gli insegnamenti di Vinoba e di Gandhi.

La notizia sta facendo il giro del mondo, guadagnando la ribalta dei principali mezzi d’informazione: l’accensione di LHC (Large Hadron Collider), il piu' potente acceleratore di particelle al mondo, prevista per il prossimo 10 settembre presso il Cern - Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra - rischierebbe di generare un buco nero capace di risucchiare la terra e farla sparire nel giro di pochi anni.

Si tratta di un pericolo reale o, più semplicemente, dell’ennesimo esempio di comunicazione pseudo-scientifica?

Lo abbiamo chiesto a Lorenzo Magnea, Professore Associato presso il Dipartimento di Fisica Teorica dell’Università degli Studi di Torino in un’intervista realizzata in occasione della Scuola Estiva “Scienza, Comunicazione e Società” dell’associazione torinese Agorà Scienza.

Come speciale per l'estate Mr. Pod vi offre una lunga intervista da ascoltare in vacanza mentre vi rilassate guardando il panorama. Che, per quanto esotico, non potrà mai essere come quello cui è abituato Paolo Bellutta: i deserti di Marte... Il nostro ospite ha lasciato il natìo Trentino per la California e dal Jpl di Pasadena guida via radio Spirit e Opportunity, i due rover della Nasa che scorrazzano per il Pianeta rosso dal gennaio 2004. MrPod l'ha incontrato via Skype durante la sessione tematica dedicata allo spazio organizzata giovedì 3 luglio 2008 dal Master in comunicazione della scienza della Sissa. L'intervista è condotta da Fabio Pagan con interventi di Giovanni Caprara del Corriere della sera, Enrico Flamini dell'Asi, studentesse e studenti del Master. Seguitela e scoprirete perché Marte è grande e se davvero lassù il codice della strada permette manovre proibite sulla Terra.

(Materiale gentilmente concesso da MrPod, http://medialab.sissa.it/mrpod)

Forse non è da definire un nuovo medium rivoluzionario, ma il podcasting sta determinando una trasformazione importante nella storia della comunicazione acustica e sonora nel suo insieme. Lo sostiene Peppino Ortoleva, professore di Storia dei mezzi di comunicazione all'Università di Torino, presidente di Mediasfera, società di ricerca sui media, e autore insieme a Barbara Scaramucci della Garzantina della Radio.

Ma qual è la novità radicale del podcast? Avere le caratteristiche di contenuto della radio, senza avere però il vincolo temporale del primo medium del Novecento. Al momento, secondo Ortoleva, molto di quello che si trova in podcast è comunque radio tradizionale. Ma questo è del tutto normale nella storia dei mezzi di comunicazione e nell'affermazione di muovi media: solo man mano, col passare del tempo, si scoprono nuovi linguaggi. Il podcast, comunque, è destinato a diventare non solo uno strumento di diffusione di massa di alcuni contenuti, ma un pezzo dei percorsi personali degli utenti della rete. Il podcasting, infatti, consente la circolazione di pezzi di discorso in contesti diversi da quelli originali, perché appropriati dagli stessi utenti.

(Materiale gentilmente concesso da MrPod, http://medialab.sissa.it/mrpod)