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I focus di Sedna

Darwin, hasta siempre!

6 febbraio 2009

Compagno Darwin

L’evoluzione è di destra o di sinistra? Difficile rispondere. Al povero Charles Darwin gliene hanno detto di tutti i colori: comunista, fascista, dogmatico, ateo e nuovo dio. C’è addirittura chi gli ha dato del terrorista. Da centocinquant'anni, della pubblicazione de L’Origine delle specie è stato un bel parlare. Ma perché ancora oggi Darwin non riesce a trovare nei libri e nei musei di scienza un posto tranquillo come hanno fatto Galileo, Einstein o Newton? Sedna ne parla con Daniela Cipolloni, autrice con Nicola Nosengo del libro Compagno Darwin (Sironi editore, 2009) finito sugli scaffali delle librerie proprio in questi giorni.
E per festeggiare il compleanno di Darwin che quest’anno compie 200 anni, il 12 febbraio, a Roma verrà aperta al pubblico la mostra Darwin 1809-2009,  un’esposizione figlia di una mostra nata negli Stati Uniti, organizzata dall'American Museum of Natural History di New York, realizzata in collaborazione con il Museum of Science di Boston e altri autorevoli musei statunitensi e britannici. Telmo Pievani, professore di Filosofia della scienza all’Università Bicocca di Milano e tra i curatori di Darwin 1809-2009, ci racconta l’originalità della versione italiana.


Un pacchetto di Malboro è di destra, di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra.

Giorgio Gaber

Gli autori del libro Compagno Darwin (Sironi editore, 2009) il 12 febbraio incontreranno i lettori alla libereria Flexi di Roma.


L'etica in una cellula

30 gennaio 2009

Staminalia

Qualcuno le chiama “cellule della discordia”: le staminali embrionali sono una delle ultime frontiere della ricerca in campo medico e secondo molti scienziati offrono grandi speranze per la cura di gravi patologie come quelle derivate da traumi del midollo spinale. Da alcuni anni ormai le staminali embrionali sono al centro di un acceso dibattito, che coinvolge soprattutto la comunità scientifica, i politici e la Chiesa cattolica. Motivo di discordia è infatti la necessità di estrarle da degli embrioni umani, quelli che giacciono in sovrannumero nelle cliniche per la fecondazione assistita e che comunque verrebbero distrutti.

Il dibattito ha avuto non poche ripercussioni politiche  sulla vita dei cittadini, ricordiamo per esempio in Italia l'approvazione della legge 40 del 2006, che ha limitato fortemente la possibilità di ricerca in questo campo. Silvia Garagna, biologa dell'Università di Pavia spiega ai nostri microfoni che cosa sono esattamente le cellule staminali embrionali e quali sono le loro potenzialità in medicina.

Forse però negli Stati Uniti il clima sulla spinosa questione sta cambiando: pochi giorni fa la Food and Drug Administration, l'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato l'approvazione al primo trial clinico basato su cellule staminali embrionali. Questa decisione arriva a pochi giorni dall'insediamento a presidente degli Stati Uniti di Barack Obama. Obama già in campagna elettorale si era dichiarato favorevole alla sperimentazione su questo tipo di cellule, che invece era stata osteggiata dal suo predecessore George W. Bush. Siamo dunque a un giro di boa? Con Armando Massarenti, filosofo della scienza e responsabile della pagina “Scienza e filosofia” del Sole24ore Domenica e autore del libro Staminalia - le cellule etiche e i nemici della ricerca (Guanda, 2008), Sedna discute della situazione americana, ma soprattutto degli scenari presenti e futuri in Europa e Italia.


I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale

Woody Allen

Bombe di semi

16 gennaio 2009

On Guerrilla Gardening

Il grigio della città sta ti sta stretto? Impugna la vanga, libera la fantasia e partecipa anche tu alla guerriglia verde!
La guerrilla, o critical, gardening nasce negli Stati Uniti negli Anni Settanta. Da allora in tutto il mondo hanno avuto luogo azioni talvolta eclatanti come quella del Primo Maggio 2000, quando migliaia di persone hanno invaso la piazza del parlamento a Londra piantando fiori e ortaggi come gesto di protesta. La green guerrilla è una forma di giardinaggio volontario e politico, generalmente praticato nelle aree urbane con l'intento di abbellire gli spazi degradati e allo stesso tempo comunicare a tutti che un altro modo di vivere la terra c'è, anche in città.
C'è chi pianta fiori nelle aiuole abbandonate, chi coltiva pomodori e zucchine sul marciapiede e chi trasforma in parchi aree urbane abbandonate. Sedna ha intervistato Richard Reynolds, uno dei guru del movimento, che armato di bombe di semi ha partecipato a diverse azioni di guerriglia notturna a Londra. (qui trovi l'intervista originale)



Se non vi sentite così “battaglieri”, niente paura: come ci spiega Michela Pasquali, paesaggista botanica autrice del libro I giardini di Manhattan (Bollati Boringhieri, 2008), ci sono modi molto semplici di fare critical gardening, basta anche solo piantare un seme e vedere se cresce qualcosa. Michela pasquali è anche autrice del blog Critical Garden, dove potrete trovare informazioni sui gruppi già attivi in Italia e tutti i consigli pratici per iniziare.

Questa è anche una puntata-azione che spera di ispirarvi a far fiorire anche la vostra città. Un gruppo di guerriglieri verdi sta nascendo a Trieste e invitiamo tutti a partecipare, scrivendoci all'indirizzo sedna@medialab.sissa.it, oppure contattandoci su Facebook, al nome Sedna Fragola. Accorrete numerosi!


La rivoluzione non è una mela che cade da sola quando è matura. Devi farla cadere
Ernesto "Che" Guevara


Per saperne di più:

Il sito internazionale di guerrilla gardening

Il sito italiano di guerrilla gardening


Taranto: diossina in erba

12 dicembre 2008

Taranto, diossina

Mentre si discute di carne alla diossina proveniente dall'Irlanda, in Italia scoppia l'allarme pecore pugliesi: secondo le analisi eseguite dall'Azienda sanitaria locale 1600 pecore allevate nelle masserie tra Taranto e Statte sono risultate contaminate da diossina. L'orgine della diossina è da ricercare nell'erba di Taranto. Le indagini dell'Arpa Puglia pongono la città pugliese al primo posto delle città più inquinate in Italia, tra quelle messe peggio in Europa. Per capire da dove viene questa diossina, Sedna ha intrapreso un viaggio verso Sud, a ridosso delll'Ilva, l'ottavo stabilimento siderurgico nel mondo. Ai microfoni di Sedna Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink, associazione che da anni promuove delle campagne per un risanamento ambientale della città di Taranto.

Non solo diossina, nell'aria e nelle acque di Taranto ci sono anche mercurio e benzo(a)pirene, il componente più cagerogeno degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), per i quali Taranto ha un primato assoluto il 95%  per le emissioni in aria e il 91% per le emissioni in acqua. Ma quali sono gli affetto di queste sostanze sulla salute umana? Sedna ne discute con Ornella Bellucci, giornalista e autrice del racconto-inchiesta Il mare che non c'è pubblicato nel libro Il corpo e il sangue d’Italia. Otto inchieste da un paese sconosciuto pubblicato per i tipi della Minimum Fax (2007).


Per approfondimenti Taranto sociale


Queste ostriche puzzano. Dite che sono venute da Taranto?

Totò in Totò cerca moglie.

Strisce di coca

5 dicembre 2008

Coca

È la droga del nostro tempo: la cocaina, secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, è lo stupefacente più venduto al mondo, secondo solo alla cannabis. Il suo consumo è trasversale nella società e si diffonde sempre più tra i più giovani, anche tra studenti e minori. Eppure la questione trova poco spazio nei programmi educativi e nelle terapie sanitarie e, spesso, le modalità di trattamento sono tarate sui vecchi concetti di tossicodipendenza e che non sono al passo con le mutazioni sociali. Per aprire una discussione sul tema è nato Coca, un fumetto per le scuole della Campania, dai disegni dell'illustratrice Francesca Ghermandi e dai testi dello scrittore Maurizio Braucci, sceneggiatore del film Gomorra, e dell’insegnante Federica Lucchesini.

I disegni di Coca raccontano una vicenda emblematica del panorama campano che rimanda però a problematiche globali. Ai microfoni di Sedna Paolo Jarre, direttore del Dipartimento Patologie da Dipendenza dell’ASL 5 di Torino offre un approfondimento sul consumo di cocaina, mentre Maurizio Braucci racconta come un fumetto può essere lo spunto per aprire un confronto tra adulti e giovani e una riflessione critica sul consumo della cocaina.


La cocaina è il modo che usa Dio per dirti che stai facendo troppi soldi.

Robin Williams


Il fumetto Coca, pubblicato per la rivista Filo di Perle, è distribuito gratuitamente nelle scuole; per prenotarlo basta contattare Il centro Centro Territoriale MAMMUT di Napoli.

La scuola si fa il lifting

30 novembre 2008

La scuola si fa il lifting

La scuola va riformata e su questo sono tutti d’accordo ma allora perché ogni riforma presentata viene sempre osteggiata? Ecco una scheda che riassume i punti più contestati del dibattito sulla proposta del governo attuale.

Ma cosa mantenere della vecchia scuola? Cosa cambiare?  E’ ipotizzabile un interprete efficace che riesca a interpretare e mediare una posizione di largo consenso? Sedna apre i microfoni ad un gruppo di docenti che discute della riforma nella scuola con Olimpia Gobbi, assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione per la Provincia di Ascoli Piceno.


Ci sono persone colte persino tra i professori.

Benetto Croce

Questa puntata speciale di Che fine ha fatto Sedna è stata realizzata dai docenti delle scuole di Ascoli Piceno.

Regia di Ilenia Picardi e Federica Sgorbissa. Ai microfoni: Laura Michettoni e Alice De Simone. In redazione: Letizia Virgili, Marina Sobrini, Maria Teresa Vagnoni, Franca Basso, Serenella Benedetti, Laura Seghetti, Sandra Antimiani, Luciana Olivieri, Raffaele Pagliariccio e Angela Toro. Si ringrazia Marco Ritrecina per la collaborazione e il Franco Vagnarelli, dirigente della Direzione Didattica Statale di Grottammare per averci ospitato.

Per scaricare tutta la puntata clicca qui


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