1 febbraio 2007
di Paolo Dell'Oro, Seneca Edizioni (2006)
Come in un grande caleidoscopio, Paolo Dell'Oro raccoglie più di 6.000
citazioni scientifiche, per un viaggio alla scoperta di idee, verità e
pensieri di scienziati di tutti i tempi.
La raccolta è concepita come
uno strumento di lavoro, utile per introdurre rapporti scientifici,
arricchire conferenze...
25 gennaio 2007
I suggerimenti ai giovani di 11 esperti in comunicazione della scienza
di Mario Menichella, SciBooks (2006)
Quali doti occorrono per comunicare la scienza al grande pubblico? Da Piero Angela a Mario Tozzi, Mario Menichella illustra i segreti della professione divulgatore attraverso 11 interviste ad altrettanti comunicatori della scienza.
18 gennaio 2007
Dalla radio a internet: Tiziano Bonini esplora due culture, quella radiofonica e quella della rete, il più antico e il più recente tra i media del Novecento. Dallo streaming al podcasting, cosa succede alla radio quando va in rete e alla rete quando la si può usare per ascoltare la radio?
22 dicembre 2006
La scienza nell'era dell'economia della conoscenza
di Marcello Cini, Codice Edizioni (2006)
XXI secolo. Com'è cambiato il modo di fare scienza? Marcello Cini esplora i meccanismi di mercificazione della conoscenza. La diffusione del sapere, infatti, e anche del sapere scientifico, oggi è regolata dalle leggi del mercato imposte dall'economia capitalistica. La proprietà intellettuale, sotto forma di brevetti e copyright, ha finito col creare un mercato che ha modificato le basi della stessa impresa scientifica. Ma non è forse la conoscenza, per sua stessa natura, un bene pubblico?
14 dicembre 2006
A cura di Raffaella Simili, Casa editrice Olschki (2006)
La presenza femminile nel mondo del sapere scientifico è un mosaico di voci, volti, scoperte, luoghi, relazioni. Raffaella Simili allestisce una galleria di donne attive e protagoniste nella scienza per ricomporre un equilibrio dimenticato, a due voci appunto.
7 dicembre 2006
Il nuovo mercato del lavoro scientifico: ricercatori più flessibili o più precari?
di Carolina Brandi, Odradek Edizioni (2006)
Scienza e precariato. Sempre meno ragazzi si isicrivono alle Facoltà scientifiche e sempre meno laureati decidono poi di intraprendere la strada della ricerca. Una delle cause del problema è l’instabilità del posto di lavoro? É poi vero, inoltre, che il ricercatore flessibile è più produttivo? E che il precariato scientifico stimoli il trasferimento di conoscenze dal mondo accademico a quello industriale? Carolina Brandi, dell’Istituto di ricerca sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr, delinea un quadro delle risorse umane impegnate nella società della conoscenza.