Che fine ha fatto Sedna va in onda ogni venerdi alle 8.35 sulle frequenze di Radio Fragola di Trieste. Se vuoi ascoltare tutta la puntata schiaccia sul play qui sotto, altrimenti puoi ascoltare solo le interviste cliccando sui nomi accompagnati dal megafonino che compaiono nel testo.
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Il 4 febbraio è il World
Cancer Day che lancia questo messaggio: «il fumo passivo è
un rischio per la tua salute e quella della tua famiglia. Dai a tuo
figlio un’infanzia senza fumo».
In Italia sono circa 12 milioni i fumatori ma chissà quanti di loro hanno iniziato il nuovo anno con l’intento di smettere! È facile smettere di fumare è il titolo del libro di Allen Carr che promette al lettore che arriva fino all’ultima pagina di svelare il segreto per liberarsi dalla dipendenza della nicotina. Di istruzioni per l’uso per non cedere più al fascino delle “bionde” Sedna ne parla con Roberto Boffi, responsabile del Centro antifumo dell’Istituto nazionale tumori di Milano: dai farmaci che possono aiutare il fumatore all’importanza delle motivazioni che portano a dire basta.
Nicoletta Carbone con la trasmissione Essere Benessere dalle frequenze di Radio24 l’anno scorso ha lanciato il primo radio reality no smoking per raccontare in diretta fatiche e successi di due fumatrici che hanno detto basta con le sigarette. Nessuna nomination da fare ma un traguardo da raggiungere. Un esperimento a cui, a quanto pare, ne seguiranno degli altri.
Penso che la sigaretta abbia più gusto quando è l’ultima
Zeno Cosini
Settembre 1950: Bruno Pontecorvo, allievo di Fermi che durante la seconda guerra mondiale ha preso parte al progetto nucleare alleato, scompare all’improvviso. Si sospetta che sia fuggito in URSS e che abbia portato con sé importanti segreti atomici, ma i servizi di sicurezza occidentali minimizzano la defezione. Simone Turchetti mostra che, diversamente da quanto sostennero all’epoca i servizi inglesi e americani, Pontecorvo aveva un’enorme esperienza applicativa che poteva essere strategica in URSS; svela il complotto della diplomazia britannica per nascondere le lacune nella sicurezza atomica del Regno Unito agli occhi dell’alleato USA e dell’opinione pubblica; analizza un grave e inedito movente per la fuga e ne propone una possibile dinamica.