Sembra l'incipit di un romanzo di Philip Dick: una macchina in grado di prevedere le intenzioni degli esseri umani preannuncia scenari inquietanti, dove le masse vengono controllate attraverso il cervello. Fantascienza o realtà? Pochi giorni fa il Max Planck Institute di Lipsia ha pubblicato una ricerca dai risvolti controversi: tramite complicati calcoli una macchina ha previsto, in sette casi su dieci, le intenzioni delle persone sottoposte all'esperimento.
Le neuroscienze sono un settore di ricerca multidisciplinare che si occupa dello studio del cervello e che negli ultimi anni ha registrato una forte crescita. Accanto all'entusiasmo verso questa nuova e promettente scienza, si profilano oggi una serie di dubbi e paure su un uso non etico delle sue scoperte.
Controllo della mente, neuromarketing, macchine della verità e molto altro: di questo Sedna ha discusso con
Stefano Cappa, preside della facoltà di psicologia dell'Università vita-salute del San Raffaele di Milano. Lo scienziato, oltre che occuparsi di ricerca nel campo delle neuroscienze, è anche promotore, insieme ad altri, della nascita di un comitato nazionale in materia di neuroetica, analogo al già esistente comitato di bioetica.
Dall'etica delle neuroscienze alle neuroscienze dell'etica:
Alberto Oliverio, docente di psicobiologia all'Universita La Sapienza di Roma ci spiega quali sono le basi fisiologiche dei comportamenti etici nell'essere umano.